Giusi Princi
Giusi Princi

 "Indubbiamente uno spirito di grande responsabilità perché mi hanno votato in tanti, quasi 87 mila preferenze, quindi persone che si sono affidate ad un partito, che è quello di Forza Italia, che grazie al presidente Occhiuto e al coordinatore regionale Canizzaro si sta sempre di più ristrutturando.

I voti che danno responsabilità

 Sono voti che danno molta responsabilità e infatti in questo momento sta prevalendo la grande responsabilità di non disattendere la fiducia che gli elettori hanno riposto in me, una responsabilità che cercherò di portare in Europa per dare prospettive di sviluppo e di crescita al nostro territorio". Lo ha detto la vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi, neo eurodeputata di di Forza Italia rispondendo alle domande dei giornalisti sulla sua elezione al Parlamento Europeo. 

Lavoro e sinergia con il governo regionale

"Lavoreremo insieme con il governo regionale, con il presidente Occhiuto, perché - ha aggiunto Princi - abbiamo visto quanto l'Europa sia vicina ai nostri territori. Noi lavoriamo, io ho avuto anche la delega alla Programmazione, con le risorse comunitarie, per cui sarà un'Europa più vicina alle istanze e ai bisogni del nostro territorio". Per la vicepresidente Princi il bilancio della sua esperienza nell'esecutivo regionale "è indubbiamente positivo perché - ha sostenuto - sono stati anni intensi che però mi hanno permesso di lavorare in sinergia con i Dipartimenti, la politica che ha camminato con la macchina amministrativa e ha dato concretezza a tantissime azioni. Abbiamo messo in campo tanto sull'istruzione, tanto sulla cultura, tanto sulla programmazione. Quella di oggi sui master di primo e secondo livello rappresenta la concretezza di un piano di azione che avevamo già presentato e che ammonta a 241 milioni di euro. Per la prima volta - ha aggiunto Princi - la Regione Calabria ha stanziato tantissime risorse sulla cultura, sulla formazione, quindi daremo ossigeno all'economia, daremo opportunità ai nostri territori, daremo opportunità alle nostre università e ai nostri giovani, perché dobbiamo scongiurare la fuga del nostro capitalo umano, dei nostri cervelli, ma dobbiamo richiamare i tanti cervelli che negli anni abbiamo perso".