Strage sul lavoro, in Calabria 22 vittime nel 2022
Due vittime sul lavoro a distanza di ore in Calabria. Due persone comuni, che come tutti, avevano chiuso la porta di casa alle proprie spalle per imboccarsi le maniche e portare il pane a casa. Una porta che non si è più riaperta, poiché quello stesso lavoro che avrebbe dovuto garantirgli la vita, quella vita gliel’ha portata via.
20 decessi alla settimana e almeno 3 infortuni mortali al giorno: uno scenario raccapricciante che pone gli operai e i lavoratori in uno stato di paura e terrore, nella piena consapevolezza di quanto il posto di lavoro non sia un luogo in cui vige la sicurezza e la tutela.
Per quanto si è avvertita una riduzione delle mortalità nell’anno 2021, esso va considerato come un “dato apparente”, considerando che i dati erano influenzati dalle morti da Covis19, costituendo un quarto dei decessi sul lavoro (294 su 1221).
Per quanto riguarda la Calabria, il numero dei decessi sul posto di lavoro non costituisce un dato allarmante: 22 operai in un anno. In vetta a questa tragica classifica si posiziona la Lombardia, con 124 vittime. Essa è da considerare – però – come la Regione con il più alto tasso di occupazione lavorativa.
1.090 i lavoratori che da gennaio a dicembre 2022 hanno perso la vita da Nord a Sud, con una media di oltre 90 vittime al mese: è questo il tragico bilancio delle vittime sul lavoro, che evidenzia quello che si sta tramutando – visti i dati allarmanti – in un vero e proprio fenomeno.
20 decessi alla settimana e almeno 3 infortuni mortali al giorno: uno scenario raccapricciante che pone gli operai e i lavoratori in uno stato di paura e terrore, nella piena consapevolezza di quanto il posto di lavoro non sia un luogo in cui vige la sicurezza e la tutela.
Per quanto si è avvertita una riduzione delle mortalità nell’anno 2021, esso va considerato come un “dato apparente”, considerando che i dati erano influenzati dalle morti da Covis19, costituendo un quarto dei decessi sul lavoro (294 su 1221).
Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono cresciuti del +17% passando dai 927 di fine dicembre 2021 ai 1.080 del 2022. Quest’ultimo dato è paragonabile a quello emerso nel 2019, epoca pre-covid, dimostrando come le morti sul lavoro siano realmente un fenomeno che – da anni – non subisce mutazioni o miglioramenti.
Per quanto riguarda la Calabria, il numero dei decessi sul posto di lavoro non costituisce un dato allarmante: 22 operai in un anno. In vetta a questa tragica classifica si posiziona la Lombardia, con 124 vittime. Essa è da considerare – però – come la Regione con il più alto tasso di occupazione lavorativa.