Naufragio Cutro
Naufragio Cutro

"Due pakistani erano i responsabili dei passeggeri, ma erano anche loro passeggeri."

Queste sono state le parole di Gun Ufuk, il cittadino turco condannato a 20 anni di reclusione per il naufragio di Cutro del 26 febbraio 2023, durante il processo ordinario presso il Tribunale di Crotone, dopo aver già affrontato un procedimento con rito abbreviato.

Gun Ufuk è stato ascoltato come testimone della difesa di Sami Fuat, uno dei tre imputati nel processo. L'udienza è iniziata con la richiesta dell'avvocato Teresa Palladini per una perizia psichiatrica su Fuat, ma il Tribunale ha respinto la richiesta per mancanza di documentazione medica.

L'interrogatorio

Durante l'interrogatorio, che ha avuto difficoltà di traduzione, Ufuk ha ribadito di essere stato a bordo della nave Summer Love come meccanico per non pagare il viaggio. Ha spiegato di aver conosciuto Fuat durante la partenza da Izmir per soccorrere un’altra imbarcazione. Ufuk ha negato che Fuat fosse uno degli scafisti, affermando che stava semplicemente seduto e non interagiva con i passeggeri.

I dettagli

Il pm Pasquale Festa ha chiesto chiarimenti sulla posizione dei due pakistani. Ufuk ha indicato che la barca era guidata da Mohamed Abdessalem e Guler Bayram, che si alternavano alla guida e si occupavano dei passeggeri. Questa affermazione ha scatenato la reazione di Khalid Arslan, che ha contestato il testimone, accusandolo di responsabilità nel naufragio.

Il prossimo 6 novembre è prevista l'udienza per le conclusioni del pubblico ministero.