Su disposizione del gip di Salerno, Giovanna Pacifico, il magistrato Marco Petrini, coinvolto nell’inchiesta “Genesi” ha lasciato il carcere. Le accuse nei confronti del magistrato, presidente della seconda sezione della Corte d’appello di Catanzaro e della Commissione tributaria, ora sospeso, il quale ha iniziato a collaborare, sono di corruzione in atti giudiziari, in alcuni casi aggravati dal metodo mafioso, perché avrebbe accettato offerte di denaro, doni e sesso in cambio dell’interessamento su processi penali e tributari. Petrini non farà ritorno in Calabria, come espresso dallo stesso e dai suoi avvocati