Sanità. 13 parlamentari pentastellati calabresi pronti a non votare la conversione del Decreto Calabria
Nonostante le ulteriori polemiche intorno alla nomina del nuovo Commissario alla Sanità in Calabria, Giuseppe Zuccatelli, dopo le dichiarazioni shock dell’ormai ex Commissario, Saverio Cotticelli e all’ironia che sta circolando sui social in seguito ad una dichiarazione dello stesso Zuccatelli di qualche mese fa, secondo cui per esser contagiati dal covid bisogna “baciarsi per almeno 15 minuti con la lingua in bocca”, a breve ci sarà una riunione via streaming tra i 18 parlamentari pentastellati calabresi ed il delegato del Governo, il ministro della Giustizia Alfredo Bonafede per discutere sostanzialmente le altre figure che dovranno affiancare il nuovo Commissario alla Sanità, Giuseppe Zuccatelli.
Una riunione che si preannuncia infuocata perché da alcune indiscrezioni che circolano, tra i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, ben 13 non voterebbero la conversione del Decreto Calabria a condizione che non venga nominato Sub Commissario il fondatore di Emergency, Gino Strada, con delega piena alla Sanità e non solo con il compito per l’emergenza Covid, come si vocifera sempre negli ambienti governativi.
Un sussulto d’orgoglio del parlamentari calabresi, o almeno della stragrande maggioranza del numeroso gruppo? Il gruppo, lo ricordiamo, più numeroso che sia stato eletto nella nostra regione e che neanche ai tempi della Prima Repubblica il partito che ha governato per ben cinquant’anni in Italia, con consensi bulgari, parliamo della Democrazia Cristiana, è riuscita a portare in Parlamento.