L'aula bunker di Lamezia Terme: un'opera milionaria inagibile
L’aula bunker, realizzata con circa 5 milioni di euro per ospitare processi di mafia, si trova oggi in condizioni critiche a causa delle alluvioni
L’aula bunker di Lamezia Terme, realizzata con un investimento di circa 5 milioni di euro per ospitare importanti processi di mafia, si trova oggi in condizioni critiche a causa delle recenti alluvioni che ne hanno compromesso l’agibilità. L’ondata di maltempo che ha colpito la regione ha causato l’allagamento dell’area esterna, rendendo impossibile l’utilizzo della struttura per le udienze.
Una struttura vulnerabile
L'aula bunker era stata progettata per gestire maxi-processi come "Rinascita Scott", che vede coinvolti centinaia di imputati legati alla 'ndrangheta. Dotata di tecnologie avanzate e misure di sicurezza rigorose, la struttura dispone di oltre 600 postazioni per avvocati, con scrivanie e sedie fissate al pavimento, e può gestire fino a 150 videocollegamenti simultanei. Tuttavia, nonostante l’ingente spesa per la sua costruzione, la struttura si è dimostrata vulnerabile alle condizioni atmosferiche, sollevando polemiche sulla scelta del sito e sulla qualità dell’opera.
L’impraticabilità dell’aula ha costretto al trasferimento del processo "Rinascita Scott" a Catania, con conseguenti disagi logistici e organizzativi per magistrati, avvocati e forze dell’ordine. Anche il processo "Reset" rischia di essere dirottato altrove: la Camera Penale di Cosenza ha infatti espresso preoccupazione per la sicurezza della struttura e ha chiesto che il procedimento venga spostato nel Tribunale di Cosenza.
Fondi pubblici sprecati?
L’accaduto ha riacceso il dibattito sulla gestione dei fondi pubblici e sulla pianificazione delle infrastrutture destinate alla giustizia in Calabria. Le condizioni in cui versa l’aula bunker di Lamezia Terme sono state definite "una commedia degli errori, o forse una tragedia" da alcuni osservatori, evidenziando la fragilità strutturale di un’opera che avrebbe dovuto garantire massima sicurezza ed efficienza.
L’episodio solleva dubbi anche sulle scelte urbanistiche e sulla progettazione di opere fondamentali per il contrasto alla criminalità organizzata. La priorità ora è trovare soluzioni rapide per garantire il regolare svolgimento dei processi, evitando ulteriori ritardi nella lotta alla 'ndrangheta.