Fratelli calabresi scomparsi in Sardegna, attriti con i vicini
Un cane ucciso, l'incendio di una Ape Piaggio, un pestaggio, una serie di screzi nel corso degli ultimi anni per un terreno confinante. Sono questi alcuni degli
elementi che hanno portato gli inquirenti a puntare i riflettori
su Joselito e Michael Marras, padre e figlio, indagati
nell'inchiesta per duplice omicidio dopo la scomparsa da
Dolianova dei fratelli calabresi Massimiliano e Davide
Mirabello. I rapporti tra i quattro erano incrinati da tempo,
nutrivano sospetti uno nei confronti dell'altro. Ai due
fratelli, alcuni anni fa era, era stato ucciso un cane e la
carcassa era stata lasciata davanti alla loro abitazione.
Qualche tempo dopo qualcuno aveva bruciato loro una Ape Piaggio
che usavano per lavoro. Su entrambi gli episodi i fratelli
presentarono denuncia contro ignoti ai carabinieri, ma le
indagini non portarono all'individuazione dei responsabili.
C'è la possibilità, visto che il terreno dei Mirabello e
quello dei Marras sono confinanti, che i due fratelli abbiano
sospettato i vicini senza però averne le prove. C'è poi un altro
episodio su cui i carabinieri stanno indagando: l'aggressione
subita due anni fa da Michael Marras per la quale sono stati
indagati Davide e Massimiliano Mirabello, oltre ad una terza
persona. I tre lo avrebbero picchiato, usando anche una mazza,
facendolo finire in ospedale: per lui una prognosi di 40 giorni.
Davide Mirabello, inoltre, fu arrestato nel 2014 a Vibo
Valentia per tentato omicidio: tentò di uccidere con una
coltellata il compagno della madre.