I vescovi calabresi dal Papa
I vescovi calabresi dal Papa

"Uomo di pace e di misericordia, Pastore degli ultimi, dall'immensa umanità.Il Pontefice giunto dalla fine del mondo che ha guidato la Chiesa con coraggio, carisma, e innovazioni rivoluzionarie. A Dio. Buon viaggio Papa Francesco".Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Vescovi Calabria: "Papa Francesco fedele profeta del nostro tempo"

"I vescovi della Calabria, appresa con dolore la notizia del ritorno dell'amato Papa Francesco alla casa del Padre, esprimono gratitudine al Signore della vita per il dono di questo fedele profeta del nostro tempo e chiedono a Dio di poter sempre più mettere in atto il suo esempio di compassione evangelica, di vicinanza agli ultimi e di accoglienza per tutti i figli di Dio". E' quanto si afferma in un messaggio della Conferenza Episcopale Calabra per la morte di Papa Francesco.    

"La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Salus Populi Romani - si aggiunge nel testo del messaggio - lo accolga tra le sue braccia e impetri da Suo Figlio, Cristo Signore, la gloria che Egli ha promesso ai suoi servi fedeli".    

Lo scorso anno i vescovi calabresi avevano incontrato Papa Francesco nella visita ad limina svoltasi nel Palazzo Apostolico Vaticano. 

Rinviata la Serie A

"A seguito della scomparsa del Santo Padre, la Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che le gare previste nella giornata odierna di Campionato di Serie A Enilive e Primavera 1 sono rinviate a data da destinarsi". Così la Lega Serie A in un comunicato. Oggi erano previste quattro partite di Serie A Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio Parma-Juventus. Le partite rinviate del campionato Primavera sono Roma-Udinese, Monza-Sassuolo e Sampdoria-Torino.

Saltano anche le partite della Serie B con Cosenza e Catanzaro

Anche le partite di B e C e dei dilettanti in programma oggi sono state rinviate d'intesa con tutte le componenti federali. Lo rende noto la federcalcio in comunicato aggiungendo che il calcio e la Figc piangono la scomparsa di Papa Francesco, venuto a mancare questa mattina all'età di 88 anni. "Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco - le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina - Grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato. La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio". "Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli". Lo disse - ricorda la nota della Figc - Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 in Argentina, nel corso di un'udienza privata con la Nazionale nel 2019, raccontando la sua passione per il calcio. Una 'pelota de trapo' che ha ispirato anche diverse iniziative che hanno legato il calcio, la Federazione e la Chiesa. L'ultima delle quali, in ordine di tempo, il progetto 'Giubileo-Pelota de Trapo', con le celebrazioni del Giubileo dello Sport che sarebbero culminate il 14 e il 15 giugno prossimi con una speciale funzione in Piazza San Pietro presieduta da Sua Santità.

Mancuso: "In Calabria Papa si scagliò contro i mafiosi"

"È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa di Papa Bergoglio. La Calabria ricorda con affetto la sua visita pastorale del 21 giugno 2014 a Cassano all'Ionio, un momento storico che ha lasciato un'impronta indelebile nei nostri cuori. In quell'occasione, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Piana di Sibari, dove ha pronunciato parole forti contro la 'ndrangheta, affermando 'I mafiosi sono scomunicati'". E' quanto afferma Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria.
     
"Il suo impegno per la giustizia sociale e la vicinanza ai più deboli - aggiunge Mancuso - resteranno per sempre un esempio luminoso per tutti noi. A nome del Consiglio regionale della Calabria, esprimo le più sentite condoglianze alla Chiesa Cattolica e a tutti i fedeli. La guida spirituale di Papa Francesco continuerà a ispirarci nel perseguire il bene comune, in una visione di solidarietà verso i bisogni dei cittadini e in particolare delle fasce sociali più fragili".

Anci: "Addolorati, ci mancherà sua voce universale"

"E' davvero profondo il dolore di tutti i sindaci, dei Comuni italiani e dell'Anci per la scomparsa di Papa Francesco. In una delle fasi più difficili della vita dell'umanità, ci mancherà la sua voce universale che ha sempre invocato pace, giustizia ed equità". E' il commento di Gaetano Manfredi, presidente dell'Anci e sindaco di Napoli.
   
"Papa Francesco in questi anni ha riservato grande attenzione alla vita delle nostre comunità, e dimostrato vicinanza soprattutto ai bisogni dei più deboli e indifesi. Una lezione che, da amministratori, terremo ogni giorno viva nel suo ricordo", conclude.

Princi: “Papa vicino agli ultimi”

"Un triste momento per l'umanità, che perde una delle figure più importanti e carismatiche della storia. Vicino agli ultimi, ai bambini, alla povertà, Papa Francesco ha saputo rendere la Chiesa una realtà di prossimità, mettendo al centro l'uomo, la giustizia sociale e la pace. I suoi insegnamenti aiutino a guidare le nostre coscienze". Così Giusi Princi, eurodeputata Fi – Ppe, sui suoi canali social.

Loizzo: "Gratitudine per il suo pontificato"

"Piangiamo la scomparsa di Papa Francesco. Con dolore immenso e gratitudine per il suo pontificato. Da calabrese lo ricordo, undici anni fa, in Calabria, a scomunicare la 'ndrangheta dopo la morte del piccolo Cocò a Cassano allo Jonio. È stato bello averlo per dodici anni". Lo afferma Simona Loizzo deputato e componente del consiglio federale della Lega.

Caruso: “Profondo cordoglio”

"Sono profondamente addolorato per la scomparsa del nostro Santo Padre. E' questo un momento di grande tristezza per tutta la nostra comunità, che oggi piange, commossa, il Pontefice illuminato ed amico degli ultimi, che ha segnato il corso della storia contemporanea". E' quanto ha affermato il sindaco di Cosenza Franz Caruso appena appresa la notizia della scomparsa del Pontefice.

"Ho avuto la fortuna di incontrare Papa Francesco personalmente – ha detto ancora Franz Caruso -  ne ricordo lo sguardo intenso e vigile che custodirò nel cuore e nella mente. Soprattutto richiamo alla memoria, come esempio da seguire ora e sempre, il messaggio di speranza  che rivolse a tutti  i calabresi, circa  undici anni fa, dalla piana di Sibari. In quella occasione con determinazione scomunicò i mafiosi, invitando tutti noi e, soprattutto, i giovani   a perseguire il bene comune ed a lottare per un futuro migliore. Proseguire il nostro cammino di crescita sulla strada indicataci da Papa Francesco sarà il modo migliore per ricordarne l'immensità della figura esemplare nella sua semplicità ed umiltà".

"Rinnovo i sentimenti di sincero affetto nei confronti del nostro Santo Padre – ha concluso il Primo Cittadino -  a nome mio personale, dell'intera amministrazione comunale  e della comunità cosentina tutta, che si stringe  attorno alla Diocesi di Cosenza-Bisignano guidata dal nostro Arcivescovo, S. E.  Monsignor Giovanni Checchinato".

Papasso: "21 giugno 2014 rimarrà scolpito nella memoria di tutti"

"Se ne va il Papa che più di tutti ha segnato la comunità Cassanese. Il 21 giugno 2014 rimarrà scolpito nella memoria e nel cuore della gente di Cassano All'Ionio. L'abbraccio e la paterna benedizione di Papa Francesco sono stati per tutti un onore ed un privilegio". E' quanto afferma, in una nota, Giovanni Papasso, sindaco della cittadina dell'altro Ionio Cosentino dove Papa Francesco giunse in visita pastorale 11 anni addietro.

"Sono ancora vive le immagini e le emozioni di quella giornata particolare ed irripetibile - aggiunge Papasso - che resterà incisa in maniera profonda ed indelebile nella storia di Cassano All'Ionio e della Calabria intera. La gioia ha illuminato gli occhi di ogni singolo cittadino, nel mentre le strade di Cassano e la spianata di Sibari erano stracolme di gente venuta da ogni dove. Ad abbracciare il Santo Padre, quel giorno, è stata una folla immensa, commossa ed allo stesso tempo composta e tranquilla".

"È Innegabile che il passaggio di Papa Francesco nella nostra terra, il suo benevolo sorriso e, in particolare, le sue parole - sostiene ancora il sindaco di Cassano allo Ionio - hanno acceso una luce di speranza nuova nel cuore di tutti, tanto che il 21 giugno 2014 segna la data di inizio di quel cambiamento di cui si aveva grande ed urgente bisogno. Le sue parole di condanna alla mafia ed alla criminalità organizzata, culminate con la scomunica, hanno assunto la sembianza di un forte vortice che dalla Spianata di Sibari si è propagandato fino a raggiungere le coscienze di tutti i calabresi e dei cittadini del mondo intero. Soprattutto, quelle parole hanno rinvigorito l'animo di noi amministratori, che ci siamo sentiti più motivati e forti, più predisposti a lavorare per costruire una società migliore, più giusta e solidale e, specialmente, libera dalla violenza e dalla prepotenza di quei poteri occulti, che condizionano la vita degli onesti e pregiudicano il futuro di questa nostra terra ricca e bella, che vuole reagire e progredire nella tranquillità dell'ordine sociale, scrollandosi di dosso definitivamente l'etichetta di 'terra amara'".

"Dopo quella giornata ci siamo sentiti più predisposti - sottolinea ancora Papasso - a 'proteggere la casa comune', a custodire l'ambiente ed il bellissimo paesaggio naturale, che il Creatore ha voluto regalare a questo bellissimo lembo di terra di Calabria; soprattutto a lavorare per il benessere collettivo, rivolgendo lo sguardo, in primis, ai bisogni degli ultimi e degli svantaggiati. La venuta di Papa Francesco è rimasta incisa in maniera indelebile soprattutto nell'animo dei nostri giovani: l'esortazione del Santo Padre a 'non lasciarsi rubare la speranza' continua ad essere un faro che illumina il loro cammino; parole che li guideranno nella costruzione del futuro".

Mangialavori: "E' stato voce ultimi e simbolo amore cristiano"

"Addio Santo Padre, voce degli ultimi e simbolo, in vita e in morte, dell'amore cristiano". Così il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, esprime cordoglio per la morte di Papa Francesco.

"Rimarrà per sempre una figura storica - aggiunge Mangialavori - che ha segnato un cambio di prospettiva nell'approccio della chiesa ai problemi dei popoli. La sua immensa bontà, la sua concretezza, il linguaggio vicino alla gente ed i valori di pietà, fede e amore ci consentono oggi di conservare il ricordo di una persona, e una guida spirituale, realmente straordinaria".

I prefetti italiani: "Papa Francesco un esempio di vero servizio"

"Un esempio di vero servizio e un uomo di pace". Così i prefetti di tutte le città d'Italia, secondo quanto reso noto dal Viminale, esprimono il loro cordoglio per la morte di papa Francesco, "conservando nella mente e nel cuore il privilegio di averlo incontrato".

Ferro: "Pontificato di Francesco ha lasciato impronta indelebile"

"Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Il suo pontificato ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa e del mondo. È stato una guida autentica, capace di illuminare anche i tempi più bui con la forza della fede e della fratellanza, con un messaggio di amore e speranza che ha attraversato confini e culture". È quanto scrive in un post Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all'Interno.

"La sua voce, sempre dalla parte degli ultimi - aggiunge Ferro - il suo esempio di umiltà, il suo instancabile impegno per la pace e per la dignità dei più fragili resteranno una preziosa eredità spirituale e morale per l'intera umanità".