Manifesto mortuario di Pierluigi Milizia
Manifesto mortuario di Pierluigi Milizia

La comunità di Pietrafitta si stringe in un dolore profondo per la scomparsa di Pierluigi Milizia, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi lo ha conosciuto lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e in tutta la comunità che lo ha amato.

Una Vita Dedita alla Famiglia e alla Comunità

Pierluigi era un uomo noto per la sua gentilezza e il suo spirito altruista. La sua vita è stata un esempio di amore e dedizione per i suoi cari. La moglie Sandra Da Sacco e il figlio Giovanni ricordano un marito e un padre premuroso, sempre presente nei momenti di gioia e nei momenti difficili. Accanto a loro, la mamma Fiorina Covello, i suoceri Ferruccio e Giuliana Cava, i fratelli Sergio e Francesco e le sorelle Lorella e Patrizia testimoniano l'importanza dei legami familiari che Pierluigi ha sempre coltivato con amore.

Un Saluto Affettuoso dai Cari

La camera ardente è stata allestita nel Convento di Sant'Antonio di Padova a Pietrafitta, un luogo che riflette la profonda fede di Pierluigi e la serenità con cui ha affrontato la vita. I funerali si terranno il 5 gennaio 2025, alle ore 9:30, nello stesso convento, e saranno un momento di raccoglimento e preghiera per salutare un uomo che ha rappresentato un esempio di rettitudine e bontà.

I fatti e la denuncia

Primi risvolti sulla terribile morte di Pierluigi Malizia, il cacciatore di 52 anni morto ieri durante una battuta di cacca a Pietrafitta. Un 70enne è stato denunciato dai carabinieri per la morte del cacciatore: Pierluigi Malizia, 52 anni, è deceduto in località Canale tra il Savuto e la Presila in provincia di Cosenza. Ora toccherà agli inquirenti chiarire le dinamiche che hanno portato ad una tragedia simile.

Pierluigi Malizia in compagnia dei suoi amici durante una battuta di caccia al cinghiale
Pierluigi Malizia in compagnia dei suoi amici durante una battuta di caccia al cinghiale

Cacciatore perde la vita, chi era Pierluigi Malizia

Pietrafitta, una piccola comunità di poco più di mille anime è in lutto per la tragica morte di Pierluigi Malizia, un cacciatore di 52 anni rimasto vittima di un incidente durante una battuta nei boschi di contrada Canale. In un luogo che porta il ricordo spirituale di Gioacchino da Fiore, teologo che qui trovò la morte nel 1202, si consuma oggi una tragedia umana che scuote l’intero paese.

Malizia, titolare di una piccola impresa specializzata in pavimenti in legno, era conosciuto e stimato da tutti. Lascia una moglie e un figlio di 16 anni, Alessandro. Non appena la notizia della sua scomparsa si è diffusa, la sua abitazione è stata meta di un mesto pellegrinaggio di amici, parenti e conoscenti, accorsi per offrire conforto e vicinanza alla famiglia colpita da questo lutto improvviso.

Un colpo  durante la battuta di caccia

Pierluigi Malizia è deceduto sul colpo, raggiunto alla testa da una cartuccia a palla unica, solitamente utilizzata per animali di grossa taglia. Secondo i primi accertamenti, si tratterebbe di un tragico errore. «Una fatalità, uno scherzo del destino», commenta il sindaco Antonio Muto, che ha appreso dell’accaduto mentre si trovava fuori paese. «Non riesco a capacitarmi – prosegue il sindaco – Pierluigi è morto sotto il fuoco di un cacciatore che qui tutti considerano esperto».

Il dolore della comunità

Anche don Antonio Abruzzini, parroco di Pietrafitta, ha voluto condividere il dolore della comunità. Informato dell’incidente mentre celebrava un funerale, il sacerdote non ha potuto raggiungere il luogo della tragedia, presidiato dai vigili del fuoco in attesa del medico legale. «Tutto ciò che ho potuto fare è chiedere ai fedeli di pregare per Pierluigi e la sua famiglia», ha dichiarato con voce rotta dall’emozione. «La vita spesso ci sfugge dalle mani senza un perché. Oggi siamo tutti colpiti dal dolore: il loro lutto è il nostro lutto».

Cacciatore
Cacciatore carica fucile 

Indagini in corso

Le autorità stanno conducendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Gli inquirenti hanno interrogato i presenti, raccolto testimonianze e avviato gli accertamenti di rito, tra cui l’autopsia. Nel frattempo, Pietrafitta si stringe attorno alla famiglia Malizia, in attesa di capire come una giornata dedicata a una passione comune possa essersi trasformata in una tragedia irreparabile.