Donnici e
Autorizzazione del comune di Donnici

L’inaugurazione del nuovo spazio polifunzionale e dell’aula liturgica a Donnici Superiore, prevista per il 20 ottobre 2024, ha sollevato un vivace dibattito tra i cittadini locali. Questo progetto, realizzato nell’ambito del programma “Agenda Urbana Cosenza-Rende”, mira alla riqualificazione della piazza Chiesa dell’Assunta e alla valorizzazione di un’area destinata a uso pubblico. Tuttavia, le reazioni della comunità non sono state del tutto positive. Molti residenti hanno espresso perplessità sulla reale utilità e funzionalità della nuova struttura, sollevando importanti interrogativi riguardanti la sicurezza, la viabilità e l'opportunità dell’intervento.

Progetto di riqualificazione urbana

 

Il progetto: riqualificazione e valorizzazione urbana

Il progetto “Agenda Urbana Cosenza-Rende” si pone come obiettivo il miglioramento delle aree urbane attraverso la creazione di spazi pubblici e infrastrutture per i cittadini. A Donnici Superiore, la riqualificazione della piazza Chiesa dell’Assunta e la costruzione di uno spazio polifunzionale con aula liturgica sono stati presentati come una risorsa per la comunità locale. L’intenzione è di creare un luogo d’incontro che possa ospitare eventi religiosi e culturali, favorendo così la socialità e la partecipazione dei cittadini.

Tuttavia, sebbene il progetto presenti aspetti positivi, la sua realizzazione non ha mancato di suscitare preoccupazioni e critiche, specialmente riguardo alla sua effettiva necessità e ai problemi legati all'accessibilità.

Le critiche principali: mancanza di parcheggi e vie di fuga
Una delle principali critiche sollevate dai cittadini riguarda la mancanza di parcheggi e di vie di fuga adeguate per il nuovo spazio polifunzionale. Nonostante l’importanza della struttura, l’accessibilità risulta seriamente compromessa dalle condizioni delle strade che conducono a Donnici Superiore. Le vie d'accesso sono infatti in condizioni disastrose, caratterizzate da buche, tratti stretti e assenza di illuminazione. L’unico percorso praticabile è una stretta via interna, insufficiente per il passaggio di veicoli di emergenza o mezzi di grandi dimensioni, come quelli necessari in caso di eventi o manifestazioni religiose di rilievo.

Strada stretta a Donnici

Questa situazione ha scatenato il malcontento dei residenti, che ritengono che la sicurezza della nuova struttura non sia stata adeguatamente considerata. La mancanza di parcheggi rappresenta un ulteriore ostacolo, rendendo complicato, se non impossibile, l’utilizzo della nuova struttura da parte di chi non vive nelle immediate vicinanze. Le preoccupazioni per la sicurezza sono dunque al centro del dibattito, poiché in caso di emergenze l’attuale configurazione delle strade limitrofe potrebbe compromettere seriamente le operazioni di soccorso.

Un contesto urbanisticamente isolato e privo di servizi
Il problema della viabilità si inserisce in un quadro più ampio di criticità legate alla condizione urbanistica di Donnici Superiore. Circa 40 famiglie vivono in quest’area, ma la zona è priva di collegamenti stradali adeguati e mancano alcuni servizi essenziali, come la fornitura di gas urbano. La situazione attuale evidenzia un’urbanizzazione carente, con un’infrastruttura stradale inadeguata che isola ulteriormente la popolazione, rendendo difficile l’accesso ai servizi di base.

In questo contesto, molti si chiedono se fosse davvero necessario realizzare una nuova struttura in un'area che presenta già gravi difficoltà logistiche. Piuttosto che investire in una nuova aula liturgica e uno spazio polifunzionale, diversi cittadini sostengono che i fondi avrebbero potuto essere impiegati per migliorare l’accesso stradale e garantire servizi fondamentali alla comunità. La costruzione di una nuova infrastruttura in un’area priva delle condizioni minime di accessibilità sembra essere, agli occhi di molti, una decisione poco sensata.

Una nuova aula liturgica: una scelta ridondante?
Un altro punto critico evidenziato dai cittadini è la percezione che la costruzione di una nuova aula liturgica sia una scelta ridondante. A Donnici sono già presenti tre chiese e un grande centro servizi, che sono sufficienti per rispondere alle esigenze religiose e sociali della popolazione locale. Molti residenti temono che la nuova struttura resterà sottoutilizzata, soprattutto a causa della difficoltà di accesso e della mancanza di parcheggi adeguati.

In un momento in cui molte altre necessità del territorio rimangono insoddisfatte, la decisione di destinare fondi alla costruzione di un’altra aula liturgica è stata vista come una priorità mal riposta. Le preoccupazioni principali riguardano la mancanza di una reale domanda per nuovi spazi liturgici e il rischio che l’opera resti inutilizzata, diventando un’ennesima infrastruttura pubblica abbandonata o scarsamente frequentata.

L’uso dei fondi pubblici: una questione di priorità
Il tema dell’utilizzo dei fondi pubblici è centrale nel dibattito sul nuovo progetto a Donnici Superiore. I cittadini si chiedono se questi fondi siano stati impiegati nel modo più efficiente e se la costruzione di una nuova struttura fosse realmente necessaria in un’area con così gravi problemi di viabilità e servizi. In molti auspicavano che le autorità locali destinassero risorse per migliorare le strade e potenziare i servizi esistenti, prima di lanciarsi in nuovi progetti che potrebbero risultare poco funzionali.

La pianificazione urbanistica

Questa riflessione porta a interrogarsi sulla pianificazione urbanistica e sul coinvolgimento della comunità locale nelle decisioni pubbliche. I residenti di Donnici lamentano di non essere stati adeguatamente consultati riguardo al progetto e temono che le loro reali esigenze non siano state prese in considerazione. Una maggiore trasparenza e dialogo con i cittadini avrebbe potuto evitare questo senso di insoddisfazione diffusa.

Le preoccupazioni per il futuro: un’altra opera pubblica poco funzionale?
Il rischio che la nuova aula liturgica e lo spazio polifunzionale rimangano inutilizzati è reale. La difficoltà di accesso, l’assenza di parcheggi e la scarsa domanda per ulteriori spazi liturgici hanno portato molti residenti a dubitare della sostenibilità dell’opera nel lungo periodo. In un contesto in cui molte opere pubbliche italiane sono state criticate per essere state realizzate senza una visione strategica o una valutazione delle necessità locali, Donnici Superiore potrebbe aggiungersi alla lista dei progetti che finiscono per essere poco funzionali e mal integrati.

Senza un miglioramento delle infrastrutture stradali e un potenziamento dei servizi essenziali, la nuova struttura rischia di rimanere un’incompiuta, un simbolo di spreco di risorse e di cattiva pianificazione urbanistica.

Le richieste della comunità: priorità alle infrastrutture e ai servizi
Di fronte a questa situazione, i cittadini di Donnici Superiore chiedono un intervento urgente da parte delle autorità locali per dare priorità al miglioramento delle infrastrutture esistenti. La riqualificazione della viabilità, la creazione di parcheggi adeguati e il potenziamento dei servizi essenziali, come la fornitura del gas, sono considerate priorità non rinviabili per garantire una qualità della vita dignitosa alla comunità locale.

Molti residenti auspicano che il sindaco e le autorità comunali ascoltino le loro preoccupazioni e intervengano prima che l’opera venga inaugurata senza risolvere i problemi strutturali del territorio. Una soluzione potrebbe essere quella di destinare parte dei fondi alla sistemazione delle strade e alla creazione di parcheggi, in modo da rendere la nuova struttura accessibile e funzionale per tutti.
Il progetto di realizzare un nuovo spazio polifunzionale e un’aula liturgica a Donnici Superiore nasce con l’obiettivo di valorizzare la comunità locale, ma rischia di diventare un esempio di cattiva gestione delle risorse pubbliche. Le critiche dei residenti sono comprensibili, soprattutto alla luce delle gravi carenze infrastrutturali e dei servizi che affliggono la zona. Il timore che la nuova struttura rimanga sottoutilizzata o inutilizzabile è concreto, e senza un intervento per risolvere i problemi di viabilità e sicurezza, il progetto potrebbe trasformarsi in un’opportunità mancata.

La sfida per le autorità locali è ora quella di dimostrare che l’opera può essere effettivamente utile alla comunità, rispondendo alle critiche e intervenendo sulle criticità che i cittadini hanno segnalato. Solo attraverso un’attenta pianificazione e un coinvolgimento attivo della comunità si potrà evitare che Donnici Superiore diventi l’ennesimo esempio di degrado urbano e spreco di risorse pubbliche