Il saluto della Presidente Succurro al “Forum Foreste della Calabria”
«Le Istituzioni in Calabria devono rappresentare una diga, un argine rigoroso contro le condotte a danno dei comuni montani attuando sempre di più politiche di prevenzione e repressione, ma anche, come il caso odierno, politiche di sensibilizzazione» - questa la dichiarazione forte e decisa della Presidente della Provincia di Cosenza nel suo intervento di saluto al “Forum Foreste della Calabria” di Legambiente, che Rosaria Succurro ha ospitato nella Sala Nova del Palazzo di Piazza XV Marzo quale segnale concreto di attenzione al tema della tutela di boschi e foreste che rappresentano un patrimonio inestimabile del nostro territorio.
La Presidente Succurro ha portato quindi «un caloroso benvenuto nella sede provinciale che si onora di ospitare un forum tanto prestigioso, attesa la qualità degli organizzatori e dei relatori in programma. Un forum prestigioso e definirei, anche, necessario. Se da una parte il mondo cresce nella tecnologia e nelle conoscenze, dall’altra i fatti di cronaca raccontano spesso di trasgressioni delle più banali regole di rispetto dell’ambiente. Fatti che rappresentano il rischio del dilagare di un processo di progressiva caduta di una etica ecologica».
Un tema, quello della foresta, che Rosaria Succurro sente proprio non solo in qualità di Presidente della Provincia, ma anche «come Sindaco di san Giovanni in Fiore, attesa la composizione del suo territorio, oggetto del mio quotidiano impegno alla sua tutela e in qualità di Vice Presidente dell’UNCEM Calabria – nella consapevolezza che una gestione sostenibile delle foreste è essenziale non solo per la garanzia di un ambiente sano, ma anche per garantire alle comunità i conseguenti vantaggi sul piano sociale, culturale, economico e soprattutto turistico».
In tal senso, la Presidente ha comunicato di avere formulato proprio alla Polizia Provinciale ed al suo nuovo responsabile Dott. Rosario Marano, « il massimo rigore nei controlli ambientali, che rimangono una delle principali competenze della Polizia Provinciale».