L'altra faccia della medaglia che descrive la situazione sanitaria calabrese con un occhio ben diverso: è quanto si evince dall'intervento del dott. Gianfranco Filippelli - commissario dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza - che ha voluto riprendere le parole di una donna la quale ha voluto far luce sul "ritorno all'incubo del Covid" nei reparti dell'Ospedale Civile dell'Annunziata.

L'oncologo - infatti - ha voluto precisare che "Non ho letto nulla in merito al fatto che nella giornata di domenica , 35 pazienti Covid con sintomi gravi , da ricoverare , hanno saturato in breve tempo ( ed in modo anche inaspettato nei numeri) il Pronto Soccorso di Cosenza con le ambulanze impegnate allo spasimo, come tutti gli operatori sanitari.". La testimonianza riportata dalla donna - che comunque viene validata da Filippelli - lascia trapelare uno stato di emergenza e di disorganizzazione all'interno del nosocomio bruzio, il quale non avrebbe ancora reagito ad una possibile "nuova ondata" di contagi. Il dottore ha smentito quanto detto, asserendo: ".

In poco tempo grazie all’efficacissimo contributo dell’ASP di Cosenza che ci è venuta incontro ( e voglio pubblicamente ringraziare il Commissario Straordinario Antonello Graziano ed il suo staff) sono stati riaperti in tempo reale il reparto Covid di Corigliano-Rossano e successivamente il reparto Covid di Cetraro."

Tra le parole si deduce che i vertici ospedalieri stiano provvedendo, oltre che alla riorganizzazione dei reparti, anche alle assunzioni di infermieri ed OSS. "Reclutare nuovi medici e’ più difficile ma con i sacrifici e l’abnegazione del personale in servizio, che non si risparmia anche fuori orario ,questa lacuna a breve sarà colmata" conclude Filippelli, parlando a nome di tutti quelli che si trovano "dall'altra parte" e che sono impegnati - il più possibile - al contenimento del contagio e al sostentamento dei pazienti, costituendo - con questa nota su Facebook - la voce dell'altra campana.