Tornano le ricette del nostro chef Piero Cantore. Oggi ci propone una rivisitazione del sushi
Bentornati a tutti i miei lettori e buon inizio settimana di gusto.
Oggi voglio parlarvi del mio CalabriaSushi una rivisitazione in chiave calabra del sushi giapponese.
Iniziamo con lo sciacquare bene sotto l'acqua corrente il riso originario , dovete sciacquarlo per bene all'interno di un colino a maglia fine , quando l'acqua risulterà bella limpida potremo scolarlo per bene e inserirlo all'interno di una pentola.
Inseriamo anche l'acqua nella stessa quantità del riso, quindi se facciamo 3 bicchieri di riso faremo 3 bicchieri di acqua.
Portiamo il tutto a cottura , la pentola deve essere ben chiusa , quando comincia a bollire l'acqua facciamo cuocere il riso per 12 minuti.
Dopo di che facciamo riposare il riso per circa 10 minuti e poi lo trasferiamo all'interno di un contenitore abbastanza capiente.
Io uso la mailla che si usava per impastare il pane dato che è in legno come i contenitori tipici giapponesi per il sushi.
A questo punto creiamo il nostro aceto per il CALABROSUSHI. Prendiamo 50 cl di aceto di mele e facciamo sciogliere al suo interno un cucchiaino di sale e un cucchiaio e mezzo di miele.
Lascio a voi la scelta su quale miele usare, io preferisco quello di castagne.
A questo punto unite l'aceto al riso ancora caldo e mescolate bene con un cucchiaio di legno, amalgamate il tutto per bene così da raffreddare anche il riso. I chicchi di riso dovranno risultare belli lucidi.
Dopo di che copriamo con un panno umido e facciamo raffreddare per bene fino a quando non dobbiamo cominciare la nostra preparazione.
Adesso cominciamo a realizzare i nighiri in chiave calabra.
Prendiamo una piccola quantità di riso che avevamo fatto raffreddare e inseriamo nell'incavo della mano.
Poi pressiamo leggermente e modelliamo in modo da creare una polpetta ovale.
Prendiamo una fettina di n'duja e la tagliamo della stessa grandezza della nostra polpetta.
Esercitiamo con due dita una leggera pressione per farla aderire bene al riso e poi modelliamo con le mani così da fare un tutt'uno con il riso.
Prendiamo un piatto e serviamo 4 nighiri CALABROSUSHI con vicino una coppetta con della salsa di soia.
Il contrasto tra la parte agrodolce del riso e la n'duja risulterà golosissimo in bocca , poi il tutto sarà accompagnato dalla sapidità della salsa di soia.
Mi raccomando provate a prepararlo e poi fatemi sapere.