Reggio Calabria confezioni di farmaci occupano marciapiede.
Reggio Calabria confezioni di farmaci occupano marciapiede.

Reggio Calabria si trova al centro di un paradosso: mentre i professionisti e gli imprenditori del settore sanitario sono sottoposti a una rigorosa rete di controlli e normative sempre più stringenti, l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Reggio Calabria, l’ente preposto al controllo e alla gestione della sanità pubblica, sembra indulgere in comportamenti che definire "poco ortodossi" è un eufemismo. L’ultimo episodio, denunciato dallo sfogo di un professionista reggino, è emblematico di una situazione che rasenta il grottesco: quintali di confezioni di farmaci smaltiti sul pubblico marciapiede.

"Vergogna", è stata la parola scelta dal professionista, che sintetizza un sentimento condiviso da molti. Ma prima di addentrarci nell’analisi di questo episodio surreale, facciamo un passo indietro per capire cosa dovrebbe fare l’ASP di Reggio Calabria e cosa, evidentemente, non sta facendo.

I Compiti dell’ASP di Reggio Calabria: Tra Controlli e Contraddizioni

L’ASP di Reggio Calabria, come ogni azienda sanitaria provinciale, ha il compito di garantire la salute pubblica attraverso la gestione dei servizi sanitari sul territorio. Questo significa occuparsi di:

  1. Gestione dei farmaci: dalla distribuzione nelle farmacie ospedaliere e territoriali allo smaltimento sicuro dei medicinali scaduti o inutilizzabili.
  2. Controllo della qualità dei servizi: assicurandosi che professionisti e strutture rispettino norme stringenti in termini di igiene, sicurezza e correttezza amministrativa.
  3. Prevenzione e sanità pubblica: promuovendo campagne di sensibilizzazione e assicurando l’accesso a cure preventive per la popolazione.
  4. Supervisione degli operatori sanitari: verificando che gli standard professionali e legali siano rispettati.

Insomma, l’ASP è il "severo controllore" che dovrebbe garantire ordine e trasparenza in un sistema sanitario complesso e spesso caotico. Ma come si può chiedere il massimo rigore a professionisti e imprenditori quando l’ente stesso è protagonista di episodi come quello denunciato?

Confezioni di farmaci sul marciapiede a Reggio Calabria
Confezioni di farmaci sul marciapiede a Reggio Calabria

Quintali di Confezioni di Farmaci con il simbolo doping Sul Marciapiede: La Parodia della Gestione Pubblica

L’episodio dei quintali di solo confezioni di farmaci abbandonati sul marciapiede è una macchia indelebile sulla reputazione dell’ASP di Reggio Calabria. Il messaggio è chiaro: da una parte, si chiedono standard elevatissimi agli operatori privati, con norme che spesso rasentano il labirintico; dall’altra, si assiste a una gestione pubblica che sembra uscita da una commedia dell’assurdo.

Pensiamoci: se un farmacista privato avesse smaltito le confezioni dei farmaci in questo modo, sarebbe stato oggetto di ispezioni, multe salatissime, e forse persino sospensioni dell’attività. Ma quando a farlo è l’ASP? Sembra che si applichi il principio del "fate quel che dico, non quel che faccio".

E il pubblico marciapiede? Quel luogo dove dovrebbero camminare cittadini tranquilli, magari con bambini al seguito, diventa una discarica di confezioni farmaci (magari) scaduti. Il tutto sotto l’occhio vigile di un ASP che si erge a guardiano della legalità sanitaria. Ironia amara, non trovate? 

Lo Sfogo del Professionista: Una Denuncia che Rispecchia il Malessere Comune

"Chissà perché noi professionisti ed imprenditori nel campo sanitario siamo vessati da controlli ed obblighi sempre più stringenti e complessi, invece il servizio ASP smaltisce serenamente sul pubblico marciapiede quintali di confezioni di  farmaci."

Questo sfogo racchiude il malessere di tanti operatori sanitari che, pur rispettando le regole con sacrificio e investimenti, si trovano a fare i conti con un sistema pubblico che sembra ignorare le stesse norme che impone. Il termine "vergogna" non è solo uno sfogo personale, ma un grido collettivo contro l’ipocrisia di un sistema che predica bene e razzola malissimo. Oltre tante scatole c'è pure qualche farmaco, ad ogni modo non posso stare sul marciapiede davanti l'ASP di Reggio Calabria.

Perché Succede Questo?

Dietro episodi come questo si nascondono problemi sistemici che l’ASP di Reggio Calabria non è mai riuscita a risolvere:

  1. Incompetenza gestionale: Lo smaltimento dei farmaci  e delle confezioni richiede procedure complesse e una logistica organizzata. L’abbandono sul marciapiede è sintomo di una gestione approssimativa, per usare un eufemismo.
  2. Mancanza di controlli interni: Chi controlla il controllore? Sembra che l’ASP operi senza una reale supervisione, dando spazio a comportamenti altrimenti inaccettabili.
  3. Disinteresse per il pubblico: Episodi come questo dimostrano un totale scollamento tra l’ASP e i cittadini che dovrebbe servire.

Satira e Critica: Il Paradosso di un Sistema alla Rovescia

Se fossimo in un mondo immaginario, potremmo quasi pensare che l’ASP abbia lanciato una nuova iniziativa: "Porta il farmaco scaduto direttamente in strada ben accetto sono pure le confezioni!" Un modo rapido per risolvere i problemi logistici, certo, ma altamente poco ortodosso.

La realtà, purtroppo, è meno divertente. Questo episodio riflette un sistema sanitario pubblico che sembra muoversi con regole proprie, spesso lontane dalle esigenze dei cittadini e dagli standard che impone ad altri.

Serve Coerenza, Subito

La sanità pubblica, rappresentata dall’ASP, dovrebbe essere un modello di trasparenza, efficienza e correttezza. Quando il controllore si comporta peggio dei controllati, l’intero sistema perde credibilità.

L’ASP di Reggio Calabria ha il dovere di spiegare come sia stato possibile un episodio tanto grave e di assicurare che non si ripeterà. E forse, invece di vessare professionisti e imprenditori con norme sempre più stringenti, dovrebbe iniziare a rispettarle lei stessa.