Due rinvii a giudizio per la morte del 17enne Antonio Ruperti: a processo un poliziotto e l’uomo che fornì la moto
Il giovane, dopo l’impatto con una Jeep Renegade della Polizia di Stato, morì presso l’ospedale Annunziata di Cosenza per le gravi ferite riportate
I fatti del 9 settembre 2023
Antonio Ruperti, un ragazzo di 17 anni, perse tragicamente la vita il 9 settembre 2023 a causa di un grave incidente stradale avvenuto all’incrocio tra via Falvo e via Martorelli, nella zona di via Panebianco a Cosenza. Il giovane, dopo l’impatto con una Jeep Renegade della Polizia di Stato, morì presso l’ospedale Annunziata di Cosenza per le gravi ferite riportate.
Gli imputati e le accuse
Il giudice per l’udienza preliminare (gup) del tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, ha disposto il rinvio a giudizio per Gianmarco Minervino, il poliziotto che si trovava alla guida della Jeep Renegade, e per Valentino De Francesco, l’uomo che avrebbe fornito la moto al giovane Ruperti. Entrambi sono accusati di omicidio stradale.
Secondo l’accusa, Minervino avrebbe omesso di rallentare e non avrebbe concesso la precedenza alla moto condotta da Ruperti all’incrocio. L’impatto tra il veicolo della Polizia e la moto avrebbe provocato la caduta del giovane, che si è poi schiantato contro un muro. Inoltre, la moto fornita da De Francesco risulta essere stata priva di assicurazione, dettaglio che aggrava ulteriormente la posizione dell’imputato.
Le decisioni del gup
Gli avvocati della difesa avevano presentato richiesta di archiviazione per i due imputati, ma il gup ha deciso per il rinvio a giudizio. La prima udienza del processo è fissata per il 20 marzo 2025 presso il tribunale di Cosenza. I familiari di Antonio Ruperti - genitori, fratelli minori e nonni -, rappresentati e difesi dall'Avvocato Mario Scarpelli, si sono costituiti parte civile nel procedimento. La famiglia del giovane cerca giustizia per una tragedia che ha spezzato una giovane vita e ha profondamente segnato la comunità di Cosenza.
Il contesto dell’incidente
L’incidente ha riportato all’attenzione pubblica la sicurezza stradale e il rispetto delle regole del codice della strada, soprattutto in situazioni in cui sono coinvolti mezzi delle forze dell’ordine e veicoli non in regola. La vicenda ha suscitato grande dolore e indignazione, mettendo in evidenza l’importanza di un’attenta valutazione delle responsabilità in caso di incidenti gravi.
Con l’inizio del processo, si cercherà di fare chiarezza sulle dinamiche precise dell’incidente e sulle eventuali responsabilità dei due imputati. La comunità di Cosenza attende risposte, in ricordo di un giovane che ha perso la vita troppo presto.