Castrovillari, storica sentenza a favore dei pazienti affetti da Alzheimer
La sentenza dà ragione al paziente: per i malati non autosufficienti in RSA, la retta la paga il Servizio Sanitario Nazionale
La sentenza del Tribunale a favore dei malati di Alzheimer
Il Tribunale di Castrovillari ha emesso oggi una sentenza significativa riguardo al pagamento delle rette per il ricovero di pazienti affetti da Alzheimer e demenza in RSA e strutture convenzionate. Secondo quanto affermato nella decisione, tali costi devono essere interamente a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), rappresentato dalle ASL territoriali.
A darne notizia è l'avvocato Giovanni Franchi, legale dell'associazione Konsumer, che ha assistito il marito e tutore di una donna ricoverata presso la casa protetta Villa Azzurra, gestita dalla società Pegaso. La società, secondo quanto emerso, richiedeva il pagamento delle rette di ricovero alla paziente, ma il Tribunale ha stabilito che nulla era dovuto e ha condannato la Pegaso a restituire oltre 61.000 euro già versati. Inoltre, l'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza è stata condannata a manlevare la Pegaso.
Le spese non sono a carico del paziente
Si tratta di "una sentenza destinata a dare nuove speranze a migliaia di famiglie che affrontano il dramma di queste patologie - spiega Franchi - Una decisione fondamentale per consolidare un orientamento ormai chiaro: quando sono necessarie cure sanitarie, nulla può essere chiesto ai malati di Alzheimer e demenza ricoverati in Rsa, né ai loro familiari. Le spese sono a completo carico del servizio sanitario regionale".
La legge tutela i pazienti non autosufficienti
Questa sentenza si inserisce in un contesto giurisprudenziale consolidato che tutela i pazienti non autosufficienti. Ad esempio, il Tribunale di Firenze, con sentenza del 15 febbraio 2023, ha dichiarato che né il paziente né i familiari sono tenuti al pagamento della retta per il ricovero in RSA, in quanto tale costo è a carico del Servizio Sanitario Regionale. Inoltre, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 4558 del 22 marzo 2012, ha stabilito che le spese per servizi forniti ai pazienti affetti da Alzheimer devono essere configurate come prestazioni di "carattere sanitario", un impegno economico a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Queste pronunce ribadiscono ancora una volta che, quando le prestazioni sanitarie e assistenziali sono strettamente correlate e inscindibili, i costi devono essere sostenuti dal SSN, sollevando così le famiglie da oneri economici significativi.
Castrovillari, storica sentenza a favore dei pazienti