Sono oltre 2mila i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina che stanno cercando asilo in Italia. Attraverso i varchi che storicamente hanno permesso l’ingresso ad altre popolazioni, tra Trieste e Gorizia, si susseguono gli sbarchi di questi civili che cercano aiuto e sostegno. Tra i fuggitivi si ha una prevalenza di donne e bambini, i quali stanno provvedendo a stanziarsi per lo più all’interno delle case di parenti emigrati in Italia già in precedenza.

«Per gli aspetti legati ai controlli di sicurezza dei rifugiati, il Governo ha attivato tutti i meccanismi nazionali e di coordinamento internazionale per monitorare le potenziali minacce». Spiega il premier Draghi per rispondere alla preoccupazione degli italiani sul forte flusso di migrazioni avvenuto in questi ultimi giorni.

Previsti circa 8mila posti destinati ai rifugiati nel caso in cui vengano approvati nuovi finanziamenti dal Viminale. Ad esporsi sul fenomeno, la Ministra degli Interni Luciana Lamorgese:

"L'Italia è abituata a gestire situazioni anche emergenziali, con la rete delle prefetture, il mondo dell'associazionismo, i comuni, faremo fronte a tutte le necessità che si presenteranno".

Sarà necessario, inoltre, a quanto spiega la Lamorgese, che venga approvato dal Consiglio l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea. Questa direttiva, varata nel 2001, prevede una protezione immediata (ma temporanea) in caso di afflusso massiccio di cittadini di Paesi terzi sfollati che non possono rientrare.

Nel caso in cui venga accettata, sarà concesso ai rifugiati un permesso di soggiorno e l’accesso libero all’istruzione e al lavoro.