Quattordici persone, ritenute affiliate alle cosche Giorgi e Mammoliti di San Luca, sono state arrestate con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina. Una di loro è risultata irreperibile, mentre due degli arrestati sono stati trovati all'interno di bunker realizzati nelle loro abitazioni. Uno, Giuseppe Giorgi, fratello di Giovanni Giorgi detto "u famosu" considerato la figura di spicco dell'organizzazione riconducibile alla cosca "Giorgi Romeo" ha anche tentato di disfarsi di alcuni cellulari gettandoli in una bacinella di acido e rimanendo intossicato.

Nell'operazione, denominata "Koleos", sono indagate, complessivamente. 25 persone, oltre ad un minorenne, che l'organizzazione avrebbe utilizzato per confezionare la cocaina, occultarla nelle autovetture e consegnarla agli acquirenti, per il quale procede la Procura dei Minori di Reggio Calabria.

Le indagini condotte dal commissariato di Siderno hanno preso le mosse dalla cattura dell'ex latitante Rocco Mammoliti, arrestato in Olanda il 9 giugno 2016 ed estradato in Italia il 18 agosto dello stesso anno. La Dda è riuscita a individuare le basi logistiche dei trafficanti che, a Benestare, nella Locride, utilizzavano un capannone come quartier generale. La droga finiva in Puglia e in Sicilia mentre la contropartita veniva versata ai boss in una macelleria. In un solo giorno, tre indagati hanno consegnato quantitativi di cocaina per un valore di 340 mila euro.