Il gip di Catanzaro Claudio Paris ha revocato la misura cautelare degli arresto domiciliari

per l'ex sindaco di San Vito allo Ionio, Alessandro Doria, di 63

anni, sostituendola con il divieto di dimora nella provincia di

Catanzaro. Il gip ha accolto la richiesta avanzata dal legale

dell'indagato, l'avvocato Antonio Lomonaco, tenuto conto delle

dimissioni del sindaco subito dopo il suo arresto, e ha ritenuto

"proporzionata ed adeguata" come misura quella di allontanarlo

dalla provincia in cui si trova il Comune che ha amministrato

fino al giorno del suo arresto, il 22 aprile scorso, con

l'accusa di istigazione alla corruzione e corruzione per

l'esercizio della funzione, "diversamente - scrive il gip -

potendo il Doria continuare a fruttare ai propri illeciti fini

le entrature e l'influenza di cui in ogni caso gode

nell'amministrazione comunale di San Vito allo Ionio". Secondo

l'accusa, Doria avrebbe richiesto 5mila euro ai dirigenti della

società "Parco Eolico di S. Vito S.r.l.", incaricata della

realizzazione del parco eolico, per portare all'ordine del

giorno del Consiglio comunale lo svincolo demaniale degli "usi

civici", provvedimento necessario per il completamento del

progetto, avviato nel 2002. Inoltre Doria avrebbe richiesto

indebitamente la somma di 1.500 euro all'imprenditore

catanzarese Mario Minieri, titolare della "Minieri King

Elettrica", anch'egli indagato, impegnandosi, come

contropartita, a fargli riconoscere e liquidare

dall'amministrazione comunale crediti per 20mila euro,

corrispondenti a lavori relativi al servizio di depurazione

comunale.