“Vai in bagno, prendi il mio telefono e scattati una foto al seno, cosi esci almeno con una sufficienza”: questa è solo un frammento della confessione di una studentessa minorenne, la quale, con una presa di coraggio, insieme ad altre ragazze, hanno ideato in forma anonima un profilo Instagram per testimoniare le molestie avvenute in classe, presso il Liceo Scientifico Valentini di Castrolibero (CS) da parte di un loro professore. Il profilo Instagram “Call-out Valentini-Majorana” raccoglie diverse testimonianze, divise in una serie di pubblicazioni, in cui queste adolescenti raccontano ciò che hanno subito silenziosamente, nascondendo l’accaduto nel terrore di poter avere ripercussioni all’ interno dell’ambiente scolastico.

“Una mia compagna veniva applaudita da lui per il sedere sodo, e quando si recava in bagno il professore fermava la lezione dicendo “guardiamola” intendendo di guardare – tutta la classe – il suo sedere” continua un altro post di un’altra ragazza, la quale afferma, però, di non essere rimasta frenata dal senso di omertà che costringeva le altre a zittirsi, ma ammette di aver denunciato apertamente la questione alla preside dell’istituto, la quale, però, ha reagito in maniera del tutto inaspettata, insabbiando l’accaduto: “La preside, venuta a sapere della sopracitata violenza” scrive nel post “piuttosto che licenziarlo e denunciarlo alle autorità, lo allontanò momentaneamente dalla scuola per poi cambiare il plesso: dal Valentini il prof venne spostato al Majorana”.

Da quanto riportato dalle testimonianze, sembrerebbe che il professore in questione stia continuando a svolgere tranquillamente la propria professione all’interno del plesso che ospita l’IIS Majorana e che, tra l’altro, sia stato identificato da altre studentesse per comportamenti similari. Gli avvenimenti vengono illustrati anche da altre ragazze che hanno terminato la scuola dell’obbligo anni fa, affermando di subire tutt’ora ripercussioni a livello psicologico e comportamentale, poiché all’epoca, considerata l’età adolescenziale, le molestie erano state vissute in maniera passiva.

Dai fatti raccontati, pare che mai nessuno si sia esposto alle Forze dell’Ordine, lasciando intendere che la questione sia rimasta da sempre all’interno delle mura scolastiche. Le studentesse hanno deciso di indire una raccolta firme nella speranza di scacciare il “professore-pedofilo”, citando il titolo dell’iniziativa, utilizzando i pochi mezzi a disposizione che queste adolescenti hanno per poter combattere una battaglia molto più grande di loro.

E’ possibile firmare la petizione tramite una firma digitale sul sito:
https://www.change.org/p/comune-di-castrolibero-e-cosenza-fuori-i-pedofili-dal-valentini-majorana