La Procura di Cosenza ha avviato un’indagine a tutto campo sul rapimento di Sofia, la neonata sottratta nel tardo pomeriggio di ieri dalla clinica di Cosenza. Il caso ha scosso profondamente la comunità locale, gettando luce su gravi falle nei sistemi di sicurezza e lasciando aperte molte domande sui motivi che hanno portato a questo crimine.

Il piano diabolico di Aqua Moses e Rosa Vespa

Le motivazioni dietro il gesto hanno lasciato sgomenti gli inquirenti. Rosa Vespa, infatti, avrebbe simulato una gravidanza per nove mesi, ingannando amici e parenti con una menzogna premeditata. Solo una settimana fa, sui social, aveva annunciato la “nascita” di un figlio, sostenendo che fosse trattenuto in ospedale per accertamenti medici. Questo faceva parte di un piano diabolico: la coppia aveva già preparato la casa per accogliere un bambino, addobbando l’abitazione con decorazioni e organizzando persino una festa di benvenuto.

Dopo aver rapito la piccola Sofia, i due l’hanno travestita da maschietto per renderla credibile come “il figlio” tanto atteso. Secondo quanto dichiarato dai due arrestati al pubblico ministero Antonio Bruno Tridico, il gesto sarebbe scaturito dal dolore per la recente perdita del loro figlio, avvenuta due settimane fa. Tuttavia, questa versione è ancora tutta da verificare, e resta solo una delle molte tessere di un mosaico che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire.

Il prezioso lavoro delle forze dell'ordine

La vicenda di Sofia ha lasciato un profondo senso di sgomento e indignazione. Il coinvolgimento di una criminale locale come Rosa Vespa e di un complice straniero, Moses Aqua, uniti in un piano così disumano, ha scatenato un coro unanime di condanna. “Un tradimento verso una madre e una neonata indifesa", scrivono indignati gli utenti sui social.

Le forze dell’ordine hanno dimostrato grande professionalità, intervenendo tempestivamente e garantendo il ritrovamento della piccola Sofia. Grazie al loro lavoro instancabile, la piccola è stata restituita alla sua famiglia, ma l’inquietudine per quanto accaduto rimane. L’inchiesta, ancora nelle sue fasi iniziali, si preannuncia complessa e articolata, con l’obiettivo di accertare tutte le responsabilità e fare piena luce su questa drammatica vicenda.