Coronavirus e sport: la Federazione Bocce fa chiarezza
Difficoltà ed incertezza: queste due parole raccontano bene il momento difficile che vive il mondo dello sport ed il riferimento non è relativo solo al calcio, disciplina della quale si parla molto spesso, ma a tutte le attività nel suo complesso.
In un questo panorama la Federazione italiana bocce ha provato a fare chiarezza pur sottolineando la confusione che in questi giorni regna sovrana: "In relazione alle ordinanze emanate dalle Regioni e dai Comuni - si legge in un comunicato - in merito alla ripresa dell’attività negli impianti sportivi, bocciofile comprese, si ravvisa che spesso tali ordinanze sono in contraddizione tra loro e che in alcuni casi permettono la pratica all’aperto, in altri casi consigliano la pratica all’aperto, in altri casi ancora permettono l’uso degli impianti sportivi e a volte includono lo sport delle bocce nelle attività permesse, in altre non menzionano lo sport delle bocce fra le attività permesse. La FIB - prosegue la nota - nel pieno rispetto delle norme emanate dal Governo nazionale, ha consentito, al momento, esclusivamente l’allenamento in forma individuale degli atleti di interesse nazionale. È evidente che la FIB non può predisporre piani di riapertura dell’attività sportiva sulla base di decine di ordinanze regionali e comunali di differente contenuto. Pertanto, la Federazione continuerà ad attenersi alle disposizioni del Governo nazionale che per loro natura stabiliscono regole e parametri uguali per tutto il territorio nazionale".
Infine un chiarimento per le singole società che vorranno ripartire, laddove le ordinanze locali lo prevedano: "Si sottolinea infine - conclude la nota - che, laddove le ordinanze locali lo consentano, la riapertura dell’attività esula dalle autorizzazioni federali per la ripresa dell’attività nelle bocciofile e per l’eventuale riapertura dell’attività federale ufficiale. La responsabilità di tali aperture ed il rispetto di tutti i protocolli igienico-sanitari sono di esclusiva competenza dei Presidenti delle Società in accordo con i Comuni, se proprietari, e che tutte le tutele previste dai protocolli di sicurezza devono essere rispettate verificando inoltre la validità delle coperture assicurative per lo svolgimento dell’ attività all’interno dei Bocciodromi".