Sacro Cuore di Cosenza
Sacro Cuore di Cosenza

Il punto nascita della clinica Sacro Cuore di Cosenza chiude ufficialmente i battenti. La comunicazione è arrivata questa mattina dal gruppo iGreco, che gestisce la storica struttura sanitaria accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale. Al suo posto, prenderà forma un nuovo reparto di Urologia, descritto come moderno e all’avanguardia.

La petizione

La notizia segna la conclusione di una lunga battaglia condotta da cittadine e istituzioni. Appena un anno fa, infatti, oltre 5.700 persone avevano firmato una petizione per scongiurare la chiusura, sostenuta da manifestazioni pubbliche, sit-in e l’adesione di rappresentanti politici, tra cui il sindaco di Cosenza, Franz Caruso. Quella mobilitazione aveva ottenuto una proroga, ma la decisione presa dalla Regione Calabria con il DCA n. 69 del 14 marzo 2024 era già tracciata: riorganizzare la rete ospedaliera, compresa quella dei punti nascita.

Una scelta tecnico-politica

La strategia, voluta dal Commissario alla Sanità Roberto Occhiuto, ha puntato a concentrare i reparti ostetrici nei presidi pubblici. Una logica di redistribuzione che ha portato alla riapertura del punto nascita dell’ospedale di Cetraro, oggi attivo con una media di venti parti al mese, e ha rafforzato le strutture di Castrovillari e Corigliano-Rossano. Per l’area urbana di Cosenza, invece, resterà operativo solo l’ospedale Annunziata. Nel comunicato diffuso dal gruppo iGreco, si parla di “scelta tecnico-politica” orientata a un migliore equilibrio dell’offerta sanitaria. Tuttavia, la chiusura del punto nascita al Sacro Cuore lascia un vuoto. Per decenni, la clinica è stata un punto di riferimento sicuro per le partorienti della città e della provincia, alleggerendo anche il carico dell’Annunziata. E mentre si celebrano i successi della nuova rete, restano ancora territori in attesa di servizi essenziali. A San Giovanni in Fiore, ad esempio, il punto nascita è chiuso dal 2012. Qui, come in altri centri montani, non sono rari i casi di mamme costrette a partorire in ambulanza o in condizioni d’emergenza.