Coronavirus: azienda Bergamo dona mascherine a porto Gioia T.
L'Autorità portuale di Gioia Tauro sta distribuendo diecimila mascherine facciali e 200
contenitori di gel disinfettante alle comunità portuali degli
scali di propria competenza. Sono stati donati dalla ditta
Suardi spa di Bergamo, in segno di concreta e diretta vicinanza
ai lavoratori dei porti di Gioia Tauro, Crotone e Corigliano
Calabro. Lo rende noto la stessa Autorità.
"Nelle scorse settimane, infatti - è scritto in una nota -
l'Ente, guidato dal commissario straordinario Andrea
Agostinelli, ha messo in atto ogni possibile azione per
garantire, nel modo più tempestivo, l'approvvigionamento dei
'Dispositivi di protezione individuale', da consegnare alle
imprese portuali e, per il loro tramite, ai relativi lavoratori.
L'operazione è andata a buon fine grazie alla sensibilità
dimostrata da Guglielmo Suardi, amministratore delegato della
Suardi Spa di Predore, in provincia di Bergamo, operante nel
porto di Gioia Tauro per alcuni lavori di manutenzione
nell'ambito del terminal, che si è fatto carico dell'intera
fornitura, consegnando questa mattina i Dpi nelle mani del
commissario straordinario Andrea Agostinelli".
Si tratta, nello specifico, di gel disinfettante e di
mascherine facciali conformi ai contenuti della circolare n.
3572 del Ministero della Salute, adottata lo scorso 18 marzo, in
materia di deroga/semplificazione delle procedure autorizzatorie
per la produzioni di tali dispositivi, valida per la durata di
questo specifico periodo di emergenza, che saranno distribuite
nei porti di giurisdizione su richiesta del cluster fino ad
esaurimento scorte. "L'obiettivo - è scritto nella nota - è
quello di procedere ad un'equa distribuzione per l'intera
comunità portuale, garantendo, però, la prioritaria copertura
delle richieste a beneficio delle maestranze portuali. In questo
modo, sarà garantito lo svolgimento delle attività lavorative
all'interno del porto, nell'interesse produttivo collettivo
nazionale ma, soprattutto, sarà tutelata la salute delle
maestranze. La fornitura dei DPI è solo uno dei punti di quelle
linee giuda preventive alla diffusione del contagio in area
portuale che l'Autorità portuale ha predisposto e che il
terminalista ha immediatamente condiviso con le parti sociali".
Il terminalista MCT, conclude la nota, ha sin qui mantenuto
la piena occupazione pur a costo di una diminuzione della sua
produttività pari a circa il 40 per cento.