L'ospedale di San Giovanni in Fiore è ora dotato di elisuperficie
Soddisfazione del sindaco Sucurro. Impegno dell'Asp di Cosenza e di Elitaliana

Una nuova pagina sulla sanità scritta dal comune di San Giovanni in Fiore. L’ospedale della Capitale della Sila può finalmente vantare l’elisuperficie per i soccorsi sanitari, sfruttabile anche di notte. A dare notizia il sindaco della città, Rosaria Succurro.
La dichiarazione della Succurro
"Lo stadio comunale di San Giovanni in Fiore è stato ufficialmente inserito nel Portolano della Regione Calabria come elisuperficie idonea per l'atterraggio dell'elisoccorso 24 ore su 24, notte compresa. Obiettivo centrato grazie al nostro paziente lavoro e all'impegno dell'Asp di Cosenza e della società Elitaliana". Un risultato importante per la città confermato dallo stesso sindaco, reso possibile dall’impegno nella ricerca di soluzioni che possano essere efficaci al fine di garantire interventi più rapidi in situazioni emergenziali sanitarie. Questo permetterebbe – inoltre – di avere un migliore accesso ai soccorsi in tutto il territorio, considerando la posizione poco favorevole di San Giovanni in Fiore e, più generalmente, delle aree montane. Un passo concreto per la sicurezza di tutti, frutto di un accordo già firmato con l’Asp di Cosenza e con Elitaliana, come ha anche confermato la stessa Succurro.
Promessa mantenuta dopo la tragedia di Congi
Promessa mantenuta, quindi, quella del sindaco, che aveva garantito di centrare l’obiettivo entro febbraio 2025. A seguito della bufera mediatica sopraggiunta per la tragica morte di Serafino Congi, le cui cause del decesso potrebbero essere riferite anche al ritardo dei soccorsi, i cittadini avevano richiesto una soluzione tempestiva, al fine di evitare il ripetersi di simili tragedie. A tal proposito, la Succurro si è posizionata in prima linea per difendere l’incolumità dei propri cittadini, mettendo sul tavolo le possibili soluzioni da attuare. L'elisuperficie è sicuramente un primo passo per rendere più efficiente il sistema sanitario dell'entroterra calabrese che, sicuramente, fa fatica a raggiungere determinati obiettivi di ammodernamento, rispetto alle province, in posizioni più centrali e favorevoli.