Monsignor Savino nei luoghi della sofferenza per omaggiare le donne, dal carcere alle comunità per disabili e tossicodipendenti
Sono stati i luoghi della sofferenza quelli scelti dal Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio, Monsignor Francesco Savino, per celebrare la donna nella giornata internazionale a lei dedicata.
Dalle detenute della casa circondariale di Castrovillari alle ospiti de Il mandorlo, comunità per tossicodipendenti a Lauropoli, Mons. Savino ha portato a tutte le donne la sua parola d’amore, conservandone due, più belle tra tutte: rispetto ed attenzione. Il vescovo, tra le tappe del suo 8 marzo, ha incontrato anche gli ospiti della Casa della Misericordia, struttura che accoglie persone con disabilità. A tutte loro non è mancata una mimosa, un piccolo omaggio per celebrare l’essenza femminile, seppure nella sofferenza e nella marginalità.
“Oggi ho voluto, in luoghi simbolici, incontrare le donne omaggiando la loro dignità e la loro possibilità di riscatto – ha detto il Vescovo Savino - E’ per questo che ho pensato che la mimosa potesse essere per queste donne un incentivo a recuperarsi e tornare nella comunità civile per vivere una vita degna. Attraverso queste iniziative, voglio invitare a non emarginare nessuno, neanche chi ha sbagliato perché ad ogni persona va consentito il recupero. A loro – ha concluso il Vescovo - va regalato sostegno e l’errore va stigmatizzato. Voglio dire a tutte le donne, oggi, che nessuna deve sentirsi esclusa”.