«Consorzio di bonifica dei bacini settentrionali della provincia di Cosenza, lavoratori ancora senza stipendio. Urge intervento della Regione Calabria affinché si onori la professione svolta dagli operatori consortili che da 11 mesi non percepiscono nessun tipo di salario, nonostante le continue promesse. L’ultima, in ordine di tempo, ad inizio della stagione irrigua, durante la quale i lavoratori sono stati raggirati da un valzer di promesse mai mantenute. Queste persone, padri di famiglie spesso monoreddito, hanno necessità di godere del loro stipendio. Non è più accettabile che nella nostra regione ci siano persone che lavorino con la promessa del “pagherò”. È una vergogna inaudita».

È quanto dichiara il presidente de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, solidarizzando con il personale del Consorzio di Bonifica Bacini settentrionali del cosentino e chiedendo alla Regione Calabria di adottare misure straordinarie mirate a sopravvenire alle esigenze salariali e di dare evidenza pubblica dei bilanci dell’ente consortile.

«Il dato sconfortante è che, da quanto ci risulta – aggiunge il presidente del CCI –, l’ente dei Bacini settentrionali del cosentino, non abbia soldi in cassa, lasciando i lavoratori senza stipendio da ormai quasi un anno».

«Una situazione imbarazzante per la quale si profila anche lo sfruttamento lavorativo. Perché i dipendenti del Consorzio l’estate scorsa, prima della stagione irrigua nella quale svolgono un lavoro essenziale per contribuire alle produzioni di eccellenza dei territori in cui operano, avevano già minacciato di incrociare le braccia nel caso in cui non gli fossero stati riconosciuti gli arretrati. Stipendi che non sono mai stati pagati. E nonostante tutto, in cambio della promessa che presto sarebbero arrivati i soldi, hanno comunque lavorato e compiuto il loro dovere. Ora, però, non c’è più tempo perché la questione diventa innanzitutto morale. Il presidente Oliverio si faccia carico della vertenza di queste persone e convochi subito un tavolo operativo con i dirigenti del Consorzio così da chiarire e risolvere una volta per tutte una situazione sconcertante quanto squallida».