Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, informa, in una nota, che la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Sartano (che ospita oltre 120 bambini), chiusa da tre anni per la pericolosità del vecchio, fatiscente plesso, sarà la prima (e, sino ad oggi, forse ancora l’unica) scuola che in Italia, per il rischio sismico, verrà (tra pochi giorni) demolita e ricostruita, nello stesso spazio, nel rispetto di tutte le norme antisismiche. Dopo una lunga, ininterrotta, solitaria e dura battaglia, condotta per molti anni dallo stesso Corbelli (che la definisce “una delle più importanti battaglie, delle mille da lui condotte in oltre 30 anni”), e che ha portato alla chiusura, nel settembre 2016, della vecchia struttura, “si concretizza questo importante progetto, una grande conquista civile per tutta la comunità della popolosa frazione del comune di Torano Castello”. Corbelli, alla luce anche della forte scossa di terremoto di questa mattina, avvertita sensibilmente anche da tutta la popolazione del piccolo centro del toranese, parla di “una scelta dal grande valore, anche simbolico, in tema di prevenzione e sicurezza, un invito, per le diverse amministrazioni competenti, dei vari paesi, a intervenire per eliminare subito le situazioni particolarmente pericolose, come nel caso dell’edificio scolastico sartanese, ubicato, ricordo, in una zona (la Media Valle del Crati, dove si trova il nostro comune; Corbelli è nativo di Torano, ndr) ad altissimo rischio sismico, tra i più alti in Italia, prosegue il leader di Diritti Civili. Con il nuovo, moderno e sicuro edificio, il cui progetto, redatto dall’ing. Giuseppe Cervarolo, finanziato, grazie al Presidente Mario Oliverio, dalla Regione Calabria e dal Ministero delle Infrastrutture, avviato dalla precedente Amministrazione Comunale (con il sindaco Sabatino Cariati e l’ex assessore Raffaele Fazio) e continuato da quella attuale(del primo cittadino Franco Raimondo) finalmente finisce così la grande paura e il terrore di una tragedia, che ha accompagnato per tantissimi anni la vita di questa scuola, costruita 50 anni fa, tra il 1963 e il 1969, senza alcun criterio antisismico (essendo la legge antisismica successiva alla costruzione del vecchio edificio), con calce e vecchi tufi, con muri consumati e una larga e lunga campata sospesa nel vuoto senza alcun appoggio solido. Una autentica bomba, questa campata, rimasta puntata per anni sulla testa dei bambini (che sotto questa pericolosissima campata, che domina il salone centrale dell’edificio, passavano per entrare e uscire dalle aule, per andare al bagno, sotto sempre questa campata vi giocavano, vi facevano la ricreazione, le recite, vi sostavano, tutti in fila, per molti minuti prima di uscire al termine delle lezioni ) che solo per un miracolo non è crollata, non essendoci stato, per fortuna, in questi anni quel terremoto, previsto, più volte preannunciato dalla stessa Protezione civile nazionale e tanto temuto da tutti e che, come dimostra la forte scossa di questa mattina, può purtroppo avvenire in qualsiasi momento”.

 

 

 


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