Immagine rappresentativa ragazzini con social
Immagine rappresentativa ragazzini con social

TikTok, il social network più popolare tra i giovanissimi, è ormai al centro di un acceso dibattito sull’esposizione dei minori nel mondo digitale. La piattaforma, nata come spazio per brevi video creativi, ha visto crescere un fenomeno controverso: l’impiego dei bambini, spesso guidati dai genitori, in contenuti che li mostrano in atteggiamenti e contesti non sempre adeguati alla loro età. In alcuni casi si resta veramente perplessi.

Minori sui social

L’imitazione di un mondo adulto


In molti casi, sono le stesse madri a spingere le loro figlie a comportarsi come piccole adulte. Video che ritraggono bambine con abiti e trucchi da grandi, intenti a ballare o recitare scenette ammiccanti, hanno generato un’ondata di critiche. Questi contenuti, sebbene possano sembrare innocui o divertenti, sono spesso percepiti come un tentativo di forzare una crescita prematura, sollevando interrogativi etici sull’uso dell’immagine dei minori.

Critiche e rischi


Gli esperti e gli utenti dei social esprimono preoccupazioni legate sia al diritto alla privacy dei bambini sia al potenziale rischio di attirare attenzioni indesiderate. La diffusione di questi video può contribuire a una visione distorta dell’infanzia, trasformandola in una performance pubblica. Inoltre, TikTok, come altre piattaforme, è frequentato anche da utenti malintenzionati, aumentando il rischio di sfruttamento o molestie online.

La responsabilità dei genitori


Chi pubblica contenuti con minori dovrebbe chiedersi se stia realmente rispettando il diritto del bambino a un’infanzia serena e protetta. «Non si tratta solo di divertirsi, ma di capire le conseguenze a lungo termine di un’esposizione così precoce», avvertono psicologi ed educatori.

Un fenomeno che divide


Mentre alcuni sostengono che questi video siano solo un gioco innocente, altri li vedono come un pericoloso scivolamento verso la mercificazione dell’infanzia. Il dibattito, amplificato dai social stessi, richiama l’attenzione sulla necessità di normative più rigide per proteggere i minori online.

In un mondo sempre più digitale, è fondamentale che genitori, piattaforme e istituzioni lavorino insieme per garantire che i social non compromettano i diritti e il benessere delle nuove generazioni.

Minori sui social: il caso TikTok e le critiche alle mamme che espongono le figlie

Il fenomeno dei minori sui social, con particolare attenzione alla piattaforma TikTok, è stato recentemente oggetto di dibattito nella trasmissione "Mattino 5" condotta da Federica Panicucci. La puntata ha preso in esame alcune coppie di madri e figlie, mostrate in video dove le bambine imitano atteggiamenti, look e comportamenti tipicamente adulti. L’argomento ha sollevato una valanga di critiche, sia dal pubblico che dagli esperti, alimentando un acceso confronto sui limiti dell’esposizione dei minori sui social media.

 

Le critiche: tra etica e rischi


Gli esperti ospiti di "Mattino 5" hanno espresso preoccupazione per i messaggi trasmessi da questi contenuti. Psicologi e pedagogisti sottolineano come l’esposizione precoce alla sfera pubblica dei social possa compromettere il benessere emotivo e psicologico dei bambini, spingendoli a costruire la propria identità in base ai like e ai commenti ricevuti. Inoltre, è stato evidenziato il pericolo di attirare l’attenzione di utenti malintenzionati, un rischio purtroppo molto concreto su piattaforme frequentate da milioni di persone.