Cosenza: L'effetto del coronavirus all'ospedale Annunziata. I pazienti della chirurgia pediatrica trasferiti. Serve spazio al reparto di malattie infettive
Gli effetti decisamente negativi del coronavirus stanno purtroppo dilagando com'era prevedibile, le criticità si stanno verificando già in alcuni reparti dell'ospedale Annunziata di Cosenza. La denucia di quanto sta accadendo giunge all'ettenzione della nostra redazione da una mamma, indignata e preoccupata per il proprio bambino che da pochi giorni ha subito un intervento delicatissmo ed altamente rischioso. Il ricovero del piccolo nel pre e nel post intevento è stato disposto, ovviemente in chirurgia pediatrica, e fin qui tutto nella norma. Successivamente però, i piccoli pazienti ricoverati in chirurgia pediatrica, qualcuno, come il piccolo Marco (nome di fantasia per la privacy del bimbo) ancora in condizioni molto delicate, con attaccati macchinari e drenaggi indispensabili per la sua guarigione, sono stati trasferiti nel reparto di pediatria. Accade tutto questo perchè, gli spazi della chirurgia pediatrica sono stati riservati al reparto di Ematologia per ragioni di sicurezza e anche per fare più posto a quello di malattie infettive.
"Ci hanno appena trasferiti dalla chirurgia pediatrica alla pediatria in una stanza dove entrano solo 2 letti e nella quale dovremmo stare in 4, compresa me e la mamma dell'altro bambino. Mio figlio, con ancora drenaggio attaccato e catetere, da oggi potrebbe stare qualche momento seduto ma la poltrona non entra nella stanza". Queste le dichiarazioni della signora che si trova a gestire una situazione di grande pathos.
"Io mi auguro che i bambini di tutto il sud d'Italia soprattutto della Calabria non abbiano problemi importati cosi come è stato per mio figlio, di dover necessitare di un intervento urgente di chirurgia specializzata perchè se così dovesse essere sarebbe veramente un grosso problema" ha continuato la mamma del piccolo Marco.
La situazione generata dal coronavirs è veramente potente e drammatica, ma ci auguriamo che con l'aiuto di tutti, gli altri degenti, piccoli e adulti non subiscano gravi conseguenze.