Regione: Consiglio, il dibattito sulle linee programmatiche
"Una relazione lucida e puntuale delle linee programmatiche che ha restituito dignità a
quest'aula, dignità che le era stata sottratta da una gestione
unipersonale del Governatore uscente" ha detto Tilde Minasi del
gruppo Lega-Salvini intervenendo nel dibattito sulle linee
programmatiche illustrate dalla presidente Jole Santelli.
"Su molti temi - ha sostenuto Nicola Irto (Pd) - mi
aspettavo qualcosa in più e, soprattutto, mi aspettavo una
prospettiva diversa". Irto si è poi soffermato sul tema della
sanità "sulla quale - ha aggiunto - si sarebbe potuto lavorare
su un documento comune, discutere sul merito di alcune questioni
locali, come il collegamento degli ospedali spoke con quelli
hub, ma anche nazionali, per rilanciare una sanità completamente
pubblica e che torni ad essere competenza dello Stato". Filippo
Maria Pietropaolo (FdI) ha, invece, dedicato il suo intervento
al modo con cui "la presidente Santelli ha affrontato
l'emergenza covid-19 nella nostra regione. Per il segnale che ha
lanciato, a livello nazionale, con l'ordinanza n. 37, quella
della riapertura, con la quale la Calabria ha dato un segnale
all'Italia di voler ripartire, fare qualcosa. Atteggiamento che
si sarebbe dovuti aspettare da una Regione più attiva come la
Lombardia o il Veneto. Infine, per il determinante impulso dato
con i primi atti della nuova Giunta, a cominciare dal Decreto
'Riparti Calabria' che ha dato il segno di un cambio di passo
della nostra regione".
Libero Notarangelo (Pd) ha affermato, dopo un articolato
excursus sull'argomento che "è arrivato il momento di scardinare
il principio consolidato della visione politica, vista da destra
o da sinistra, di una sanità usata come mezzo di costruzione del
consenso". "Condivido totalmente la visione della Calabria della
presidente Santelli - ha affermato Filippo Mancuso
(Lega-Salvini). Obiettivi e iniziative che se portate a termine,
vedranno la Calabria ripartire e accorciare il gap che la divide
con le altre regioni". Giuseppe Aieta (Democratici Progressisti
- Calabria) ha apprezzato il discorso relativo alla fiducia ed
alla reputazione, "due direttrici - ha detto - di una strategia
politica che va riempita di contenuti. Un elemento che si fonda
su segni certi e molto probabili. La fiducia, non la si acquista
al supermercato, si costruisce. E la fiducia è riconoscere è che
non si parte dall'anno zero" ha affermato Aieta accusando la
Presidente di aver fatto una relazione "senza sale" e molti
consiglieri di maggioranza di aver dimenticato che il Consiglio
regionale "con i Commissari ed il Decreto Calabria è stato
esautorato a legiferare sul settore".
Ha invitato invece a fare riferimento alle differenze tra
la Calabria prima del covid e quella post covid, Baldo Esposito
(Cdl). "La Santelli, pur nel ritardo nell'illustrare le linee
programmatiche del suo governo determinato dalla emergenza di
carattere internazionale - ha sostenuto Esposito - non ha solo
detto 'faremo', ma è venuta a dire quello che in quattro mesi si
è fatto. La presidente ha dimostrato che è stato fatto qualcosa,
e su due aspetti, fiducia e reputazione, credo che questo
istituzione è riuscita ad attrarre l'apprezzamento dei
cittadini".