Il caso di Sissy Trovato Mazza verrà archiviato. Sono queste, dunque, le conclusioni della pm Elisabetta Spigarelli a capo dell'indagine per istigazione al suicidio sulla morte dell'agente penitenziaria calabrese di stanza alla Giudecca di Venezia uccisa da un colpo di pistola alla testa. Secondo la procura lagunare, rispetto a quanto vagliato nell'ultimo anno, che ha visto finalmente svolgersi alcuni importantissimi accertamenti (sulla pistola e sulle celle telefoniche, per esempio) non emergerebbero indizi di omicidio. Anzi, per la Procura di Venezia ci sarebbero ulteriori elementi a supporto della tesi suicidiaria. Di fronte a queste conclusioni la famiglia di Sissy, rappresentata dagli avvocati Girolamo Albanese e Mariella Sicari, non si è fatta trovare impreparata. Il collegio difensivo, infatti, che si è avvalso in questi mesi della consulenza di affermati esperti, come la genetista Anna Barbaro e il perito informatico Angelo La Marca e della consulenza del generale Luciano Garofano, sta elaborando una serie di elementi da presentare al giudice in opposizione alla richiesta di archiviazione. "Ci riuniremo in questi giorni per fare il punto sulla situazione – ha spiegato l'avvocato Albanese – e stabiliremo la nostra linea. Non ci arrendiamo".