Luciano Impieri, collaboratore di Giustizia e Diacono
Impieri Luciano Collaboratore di Giustizia oggi diacono

Cosenza  Luciano Impieri, 43 anni, ex affiliato alla cosca “Nuova Famiglia” e noto per i suoi trascorsi mafiosi tra il capoluogo bruzio e il territorio paolano, ha scelto un cammino di redenzione e si è convertito alla fede, diventando diacono. Il suo passato è stato a lungo segnato da attività criminali e da un ruolo di primo piano all'interno dell’organizzazione della ‘ndrangheta, con cui era impegnato in estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori dell’area cosentina. L'“ex malavitoso”, come lui stesso si definisce, ha dedicato anni agli “affari” del clan, registrando i guadagni illeciti e collaborando come riscossore e “azionista” della cosca.

DIA

Da oltre sei anni, Impieri collabora con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sotto la guida di Vincenzo Capomolla.

 È stato lui a fornire dettagli cruciali, incluso un “libro mastro” che riportava sistematicamente le somme estorte nel contesto mafioso cosentino. L'intervento dei carabinieri ha portato al sequestro del documento, una testimonianza di rilevante importanza investigativa per ricostruire il sistema di intimidazione e controllo imposto dal clan nella zona.

 

 

Luciano Impieri
Luciano Impieri Collaboratore di Giustizia

Ma il cammino di Luciano Impieri ha preso una direzione inaspettata.

 Da tempo, l’ex affiliato ha trovato accoglienza e sostegno all'interno di una comunità religiosa cristiana, avviando un percorso di pentimento e crescita interiore che lo ha condotto al diaconato. Ora vive sotto protezione nella zona della Penisola, dedicandosi a una vita di fede. Il suo legale, l’avvocata Caterina De Luca del foro di Vibo Valentia, ha commentato: «Chi crede veramente nella riabilitazione ha modo di farlo davvero, se lo vuole, perché il caso di Impieri ne offre piena rappresentazione».