Cattura di un imprenditore per truffa ai danni di un vivaio: oltre 60.000 euro di merce rubata

Un'operazione condotta dai carabinieri della Stazione di Taurianova ha portato all’arresto di un imprenditore accusato di truffa aggravata ai danni di un vivaio locale. L'uomo, titolare di un fioraio nel centro di Reggio Calabria, ha sfruttato per oltre un anno la buona fede del proprietario del vivaio, ottenendo piante e fiori senza mai saldare il dovuto. Per nascondere le sue azioni fraudolente, l'imprenditore utilizzava una tecnica ingannevole: annullava i pagamenti effettuati tramite il terminale POS, facendo credere ai proprietari del vivaio che le transazioni fossero state regolarmente eseguite.

Il meccanismo della truffa e l'indagine

Il modus operandi dell'imprenditore era sempre lo stesso: si recava nel vivaio, selezionava i prodotti desiderati e, al momento del pagamento, richiedeva il terminale POS. Una volta passato il suo pagamento, distraeva il cassiere, permettendo di annullare l'operazione inserendo un codice sul terminale. In questo modo, l’uomo riusciva a ottenere beni del valore di oltre 60.000 euro senza mai pagare. Inizialmente, il proprietario del vivaio non si era accorto dell'inganno, ma quando il numero di transazioni annullate è aumentato, ha iniziato a sospettare qualcosa di anomalo. Dopo aver richiesto una verifica, è emerso il meccanismo della truffa.

I carabinieri, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Palmi, hanno colto sul fatto il truffatore, che, ignaro di essere stato scoperto, aveva cercato di acquistare altre piante. Questa volta, però, a riceverlo dietro al bancone c’erano i militari. L'arresto dell'imprenditore è stato convalidato dal GIP di Palmi, che ha disposto gli arresti domiciliari. Le indagini sono ancora in corso, e la responsabilità dell'indagato verrà valutata durante il processo, con la possibilità di ulteriori sviluppi investigativi.