Un'operazione che ha permesso di scoprire l'esistenza di una cosca di ndrangheta nel Veneto, precisamente a Verona, legata a quella degli Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese. Sono ventisei le persone destinatarie di misure cautelari disposte dalla DDA di Venezia ed eseguite dalla Polizia di Stato di Verona. L'accusa, a vario titolo, parla di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione, corruzione, truffa, turbata libertà degli incanti, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e fatture false. Delle 26 persone raggiunte da provvedimento restrittivo 17 sono finite in carcere, sei ai domiciliari, mentre per 3 è scattato l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Le indagini avrebbero permesso di appurare la presenza di questa "locale" di ndrangheta considerata autonoma, ma riconducibile a quella degli Arena-Nicoscia operante nel crotonese.