Era un tranquillo pomeriggio di primavera a Cosenza. Le rondini volavano basse, il barista di piazza Bilotti serviva l’ennesimo decaffeinato con zucchero di canna e tutto filava liscio, finché... una sagoma nera, lucida, minacciosa, parcheggiò davanti al Comune.

La gente si fermò, qualcuno si fece il segno della croce, una signora anziana gridò: “Hanno girato un altro Batman a Cosenza e non ci hanno detto nulla?”.

No, signora. Non è un film. È realtà. È l’Audi Q3 da 64.000 euro appena noleggiata dal Comune per la Polizia Municipale.
Una creatura mitologica: mezza SUV, mezza status symbol, tutta spinta.

I vigili l’hanno guardata in silenzio. Era lì, nel suo nero metallizzato, pronta all’azione.
Qualcuno ha sussurrato: “Ma noi... dove dobbiamo andare, esattamente?”

Già, perché il mistero non è solo l’auto, ma la missione.
Cosa ci fa un bolide da quasi 1.100 euro al mese in una città dove il traffico massimo si verifica solo quando piove e qualcuno parcheggia in doppia fila per prendere il pane “che è pronto tra 5 minuti”?

Ecco allora che la mente corre. Corre come la Q3 non farà mai.

La missione

SCENA: Interno notte. Cosenza dorme. Ma non i vigili.
Sono lì, davanti al municipio, pronti a intervenire.
Un dispaccio arriva via radio: “Signori, abbiamo una Fiat Panda in sosta vietata vicino al Teatro Rendano. Ripeto: sosta vietata.”
Silenzio.
Poi uno di loro indossa gli occhiali da sole. Anche se è notte.
“È il momento.”
E parte. Con la Batmobile.

Zoom. Frenata. Clacson.
La Panda è lì. Ferma. Immobile. Sfidante.
Il vigile scende, multa alla mano, e con gesto teatrale la infila sotto il tergicristallo.
Missione compiuta.
La città può dormire tranquilla.

Ma la domanda rimane: a chi serve davvero la Batmobile?
Siamo certi che nei prossimi mesi sarà fondamentale in operazioni cruciali come:

Scortare l’assessore all’inaugurazione della nuova rotatoria da 8.000 euro e 12 nastri da tagliare.
Accompagnare il sindaco al convegno su “Mobilità sostenibile e SUV a benzina: un paradosso etico”.
Correre in aiuto al presidente del Consiglio Comunale rimasto chiuso dentro il parcheggio dell’ospedale (di nuovo).
Tutto rigorosamente entro i 120.000 km previsti, che altrimenti il bolide diventa una Punto 1.2 del '99 con l’aria condizionata che sa di pino silvestre e rimpianti.

La gente, intanto, osserva. Commenta. Fotografa.
“E questa mo’ a chi la dobbiamo?”, chiede un passante.
“È per la sicurezza”, risponde un altro.
“Ah, allora sto più tranquillo”, dice il primo, tornando a parcheggiare sopra il marciapiede.

Morale della favola?

A Cosenza non abbiamo Batman, ma abbiamo la macchina.
Non abbiamo criminali, ma nemmeno autisti.
Abbiamo i vigili, sì. E adesso anche un bolide.
Peccato che l’unico inseguimento degno sarà quando la signora Assunta scappa col carrello della spesa dal centro storico gridando: “Non pago la multa!”.

Alla prossima puntata, sempre su CalabriaNews24.
Perché a Cosenza, anche le auto hanno un destino... comico