Si è concluso il percorso formativo, che ha visto coinvolti quasi cento bambini dai 3 a 5 anni, della scuola dell’infanzia  “L’isola che non c’era” di Cosenza che hanno svolto una serie di attività  nel mercato coperto urbano di Campagna Amica della città bruzia. Guidati dalle referenti di Donne Impresa Coldiretti, i bambini hanno fatto un viaggio alla scoperta dei tesori delle nostre terre e un percorso di conoscenza e degustazione nel mercato, visitando tutti gli stand presenti (dal pesce, carne, salumi, marmellate, formaggi, ortaggi,miele ecc..) e poi sperimentando i laboratori di dolci tipici (i “turdiddri)  e di come si realizza un formaggio dove insieme ai produttori agricoli hanno apprezzato il valore del vero made in Calabria e del km 0". Il percorso formativo si inserisce nel progetto di educazione alimentare per stimolare i bambini ad essere  cittadini-consumatori consapevoli e attenti osservatori del territorio. “Questa bella esperienza  che ha registrato l’entusiasmo dei bambini – ha affermato Mario Ambrogio responsabile regionale di Campagna Amica – ha contribuito a valorizzare  un progetto avviato dalla scuola che porta alla  riscoperta di valori e cultura della nostra terra, di ritorno alle tradizioni, di riscoperta di sapori e gusti antichi e naturalmente di stimolo alla cura dei nostri luoghi, alla collaborazione e creazione di reti locali. Agli alunni è stata insegnata anche l’importanza  di  imparare a riconoscere la stagionalità delle produzioni, a leggere l’etichetta d’origine presente sulle confezioni e a scoprire i principi della dieta mediterranea. Il nostro mercato nell’ambito della propria attività di vendita diretta potenzierà sicuramente l’incontro con le scuole”. Uno speciale ringraziamento va alla direttrice della scuola dell’infanzia Iolanda Cerrone e al corpo insegnante che hanno creduto fortemente in questo progetto e trasformato il mercato in un’aula didattica.  Il Mercato di Campagna Amica non è solo un luogo dove fare la spesa ma anche di  aggregazione e socialità, dove si parla  di cibo, si vive la città, è ancora,  luogo e piazza, crocevia di incontri, di esperienze, di linguaggi e punti di vista. Proprio come la scuola, uno spazio pubblico, luogo di relazioni, interazioni e connessioni tra la famiglia e la comunità.