Nello scenario del Parco del Pollino, Aps Sostenia, associazione di promozione sociale di Rende (CS) e Catasta, società cooperativa impresa sociale di Morano Calabro (CS), daranno vita all’evento che vedrà i partecipanti protagonisti di esperienze condivise, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza alla propria terra e riscoprire nuove connessioni tra tradizione e innovazione.

L’evento, che occuperà l’intera giornata, sarà presentato da Paola Bisciglia, psicologa e psicoterapeuta, Mario Candido, esperto ambientale, rispettivamente presidente e vice presidente di Sostenia e Catasta, hub turistico e culturale del Parco Nazionale del Pollino.

Potranno partecipare tutti coloro che vorranno iscriversi ad uno dei tre laboratori previsti che vanno dal cimentarsi nel fare “‘a pasta ‘i casa” alla degustazione guidata di birra artigianale calabrese o ad una passeggiata fotografica coordinata da un’esperta.

Il laboratorio sensoriale “M'a mpari? T'a mparu!”, condotto da Giulia Secreti, regista teatrale e cuoca veg  calabrese di Fattidisemola, racconta della pasta tradizionale calabrese fatta a mano: lavoro antico che viene ulteriormente valorizzato quando, nell'ammassare semola e acqua, si prende parte, tutti insieme, ad un rito traboccante di socialità, genuinità, pesi e misure prese "a occhio”.

Si è così magicamente coinvolti in un viaggio di trasformazione che porta l'essere semplici partecipanti a divenire protagonisti che imparano facendo.

Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte, sommelier, beer taster e birraio di Maltonauta , introdurrà i partecipanti al laboratorio di degustazione della birra artigianale.

Un inebriante volo su questo schiumeggiante mondo, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, con aneddoti, eventi storici, metodi produttivi e stili.

Un’occasione per comprendere meglio questo movimento, con in mano un bicchiere di buona birra.

La passeggiata fotografica, coordinata dall’esperta Rosanna Maiolino, stimolerà i partecipanti ad immortalare emozioni suscitate dalle bellezze paesaggistiche nei dintorni della vecchia stazioncina di Campotenese, rievocazione storica del vecchio tratto di ferrovia Castrovillari-Lagonegro. Non è richiesta nessuna competenza fotografica specifica e pregressa e si potrà partecipare con fotocamera digitale o smartphone.

Alla fine dei laboratori, la cucina di tradizione del punto ristoro di Catasta, porterà in tavola, per il pranzo, profumi e sapori del Pollino che ne valorizzano la cultura gastronomica, proponendo piatti semplici e ricchi di storia, preparati esclusivamente con i prodotti del territorio.

Dulcis in fundo, prima dell'ammazzacaffè, l’attore Nunzio Scalercio con il suo “Addì c’è gustu un c’è tristezza” ci dimostrerà che a tavola non solo non si invecchia ma si rinvigorisce il buonumore.