Riesame di Salerno, divieto di esercitare professione forense per Marcello Manna
Salerno - E’ stato disposto dal Tribunale del Riesame di Salerno il divieto di esercitare la professione forense per 12 mesi per l’avvocato Marcello Manna. La richiesta, avanzata già a gennaio e sospesa in attesa del pronunciamento definitivo, è stata confermata dalla Cassazione nella giornata di ieri.
Il presunto è indagato dalla procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, aggravata dal metodo mafioso.
Da quanto si evince dalla tesi dell’accusa, la vicenda sarebbe legata a fatti accaduti il 30 maggio 2019, data in cui Manna avrebbe consegnato a Marco Petrini, giudice attualmente sospeso della Corte d'Appello di Catanzaro, una busta contenente 5mila euro, conservati all’interno di in una cartellina recapitata nel suo ufficio.
Si presume che il contributo abbia ripagato “il favore” di «modificare la dialettica processuale inquinando, metodologicamente, l’iter decisionale della Corte d’Assise d’Appello da lui presieduta» permettendo l’assoluzione dell’imputato Francesco Patitucci, difeso da Manna, il quale risultava essere già condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione per concorso nell'omicidio di Luca Bruni avvenuto a Castrolibero il 3 gennaio 2012.
Secondo l’accusa, l’assoluzione di Patitucci sarebbe "contaminata in radice dagli eventi corruttivi".
Al contempo Manna avrebbe accettato la promessa, sollecitata da Petrini, dell’attribuzione di un contributo, stabilito da un bando, a favore di un giovane regista di Lamezia Terme, cugino della moglie di Petrini, presso Giuseppe Citrigno, presidente della Calabria Film Commission.
Il contributo era destinato all’attribuzione "per l'attrazione e il sostegno di produzioni audiovisive e cinematografiche nazionali e internazionali nel territorio della Regione Calabria" , per cui il regista ha ottenuto i 175mila euro previsti, a seguito di stipula della convenzione avvenuta l’1 ottobre 2019.
A seguito di una dichiarazione rilasciata telefonicamente al Corriere della Calabria, il sindaco di Rende Marcello Manna ha dichiarato di essersi «autosospeso» e di avere inviato «una comunicazione al Consiglio del suo Ordine professionale».