Parco intitolato a Gianni Rodari
Svastiche Cinquefrondi

Un atto vandalico ha colpito il Parco dedicato a Gianni Rodari a Cinquefrondi, nella provincia di Reggio Calabria. Il sindaco Michele Conia ha segnalato l'accaduto dopo aver visitato il parco in occasione dell'anniversario della nascita di Rodari, notando la presenza di "svastiche e disegni inquietanti, simboli di un’ideologia distruttiva".

In una nota ufficiale, l'Amministrazione del comune di Cinquefrondi ha espresso il proprio dispiacere e ha denunciato la gravità di questo vile gesto vandalico, avvenuto nella notte e che ha offuscato la bellezza del Parco tematico scientifico musicale Rodari.

Poche ore dopo, i giovani volontari del Servizio civile hanno provveduto a rimuovere le scritte.

Atti che disturbano la comunità

Il Comune ha sottolineato che simili atti disturbano la comunità, ricordando la triste storia di violenza e morte legata al Nazifascismo. "L'odio, la discriminazione e la violenza espressi da questi simboli non rappresentano il Comune di Cinquefrondi, che si fonda sui principi democratici, sulla giustizia e sui diritti umani", si legge nella nota.

L'amministrazione

L'Amministrazione ha ribadito che nessun atto vandalico potrà fermare l'impegno per la vita, la libertà e i diritti, considerati fondamentali.

L'episodio di vandalismo che ha colpito il Parco dedicato a Gianni Rodari a Cinquefrondi, in Calabria. Gianni Rodari è un noto scrittore e pedagogo italiano, celebre per i suoi contributi alla letteratura per l'infanzia. La scelta di dedicare un parco a lui sottolinea l'importanza della cultura e dell'educazione nella comunità.

Atto Vandalico

L’atto vandalico è descritto come grave e inaccettabile, con l’uso di simboli di odio come le svastiche, che evocano l’ideologia nazifascista. Questo elemento è cruciale, poiché non solo distrugge fisicamente la bellezza del parco, ma rappresenta anche un attacco ideologico e morale alla comunità. Le "svastiche e disegni inquietanti" non sono semplici imbrattamenti, ma simboli che riattivano traumi storici e violenze passate, creando un senso di paura e divisione.

Reazione del Sindaco e dell'Amministrazione

Il sindaco Michele Conia ha reagito immediatamente all'accaduto, dimostrando un impegno attivo nel difendere i valori democratici della comunità. La sua visita al parco in una data significativa, l’anniversario della nascita di Rodari, amplifica il contrasto tra l’ideale educativo e culturale rappresentato da Rodari e la brutalità dell’atto vandalico. L'Amministrazione comunale ha emesso una nota ufficiale di condanna, esprimendo il proprio dispiacere e sottolineando la gravità dell'evento. Questo passaggio evidenzia la responsabilità delle autorità nel proteggere i luoghi simbolici e la cultura.

Rimozione delle Scritte

Il coinvolgimento dei giovani volontari del Servizio civile nella rimozione delle scritte vandaliche rappresenta un gesto di riparazione e comunità. Questo atto di volontariato non solo ripristina la bellezza del parco, ma dimostra anche che la comunità è disposta a unirsi contro la violenza e l’odio. La presenza di volontari segnala un forte senso di solidarietà e responsabilità collettiva.

Impatto sulla Comunità

Il Comune di Cinquefrondi sottolinea come tali atti disturbano la coesione sociale e il benessere della comunità. Ricollegandosi alla storia del Nazifascismo, l’Amministrazione non solo denuncia l’atto vandalico, ma educa anche i cittadini sulla pericolosità di tali ideologie. La condanna esplicita dell’odio, della discriminazione e della violenza è un chiaro tentativo di riaffermare i valori democratici, che possono essere minacciati da atti di questo genere.

L’Amministrazione ribadisce il proprio impegno per la vita, la libertà e i diritti fondamentali. Questo messaggio di resilienza e determinazione è centrale nel testo, poiché nonostante l’atto vandalico, la comunità continua a lottare per i propri valori. L’idea che "nessun atto vandalico potrà fermare" questo impegno riflette una forte volontà di preservare e proteggere i principi democratici e umani, evidenziando che la comunità non si lascia intimidire da atti di odio.

In sintesi, il testo affronta temi di vandalismo, resilienza comunitaria e la necessità di mantenere vivi i valori democratici in un contesto storico e sociale complesso.