A Gioia Tauro primo matrimonio lesbo
Grande curiosità a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, dove la comunità si prepara a festeggiare il primo matrimonio civile tra persone dello stesso sesso che, come informa il giornalista Domenico Latino sull'edizione odierna del quotidiano Gazzetta del Sud, verrà celebrato mercoledì 28 agosto, alle ore 17, nella sala del Consiglio comunale. Un evento che rappresenta un altro segnale di grande emancipazione sociale per la città del porto dopo che, nel 2016, l’Amministrazione di allora, guidata dal sindaco Pedà, accogliendo l'iniziativa del massmediologo Klaus Davi, era assurta agli onori delle cronache per essere stata la prima in Italia a decidere di dedicare una via a un proprio concittadino martire del pregiudizio: Ferdinando Caristena, trucidato dalla ‘ndrangheta il 18 maggio del 1990. A scambiarsi il fatidico “si”, saranno due donne: Pina, 29 anni, e Lina, 40, napoletane di origini ma gioiesi d’adozione, travolte da un’insolita storia d’amore in quel di Modena e “scappate” in riva al Metauro per rifarsi una vita e trovare un po’ di pace, attratte proprio da quel nome “Gioia (Tauro)” che, purtroppo, in passato, è stato spesso offuscato. Tante le persone che si stanno mobilitando per contribuire al ricevimento, organizzato nel cortile della casa di abitazione dei futuri sposi, in via Giovanni XXIII, con tanto di addobbi, fuochi di artificio, dolci, bevande e l’immancabile torta nuziale offerti dagli esercenti locali, ognuno per la propria parte, e circa 200 invitati. A promuovere i festeggiamenti un gruppo di residenti, tra cui il presidente della Proloco. Pina e Lina si sono trasferite a Gioia da circa 9 mesi e lavorano a Lamezia con la raccolta dei pomodori.