La bara di Salvatore Iaccino al Duomo di Cosenza
La bara di Salvatore Iaccino al Duomo di Cosenza

L’ultimo saluto 

Arrivare al Duomo per il funerale di Salvatore "Uccello" Iaccino ha qualcosa di spettrale mescolato al clima partita: tantissimi sono giunti in anticipo sul sagrado del Duomo proprio come si fa allo stadio. Da corso Telesio sale un coro impossibile da non riconoscere: "Uccello vola!". Il canto è intenso. Gli ultrà che portano il feretro agitando bandiere sono tanti. "È un momento difficile per tutti noi". Dice il prete sull'altare della Cattedrale davanti alla bara avvolta da drappi rossoblù. Ci sono anche una maglietta del Cosenza con il numero 48 (l'età di Salvatore), e il nome "Bird fly". C'è anche l'omaggio del Crotone con una sciarpa poggiata. 
 

Una coreografia dei tifosi del Cosenza Calcio
Una coreografia dei tifosi del Cosenza Calcio

Dentro la chiesa è piena. Fuori ci sono tanti ultrà. Piazza Duomo è una vera e propria curva con drappi che di solito compaiono al San Vito-Marulla. Ci sono i fiori degli amici storici del Genoa, la bandiera del St. Pauli. 
 

La Salma di Salvatore Iaccino portata nel centro storico 

Ha commosso, nelle ore prima del funerale, l'omaggio dei tifosi del Catanzaro. "Guai se ci permettessimo a tirare le somme della vita di Salvatore. Lo può fare solo Dio. Di Salvatore abbiamo conosciuto tanti volti. Ogni tanto veniva in chiesa a chiedere una benedizione", dice il parroco. "Il centro storico era il luogo di Salvatore", aggiunge il prelato. "In Paradiso ti accolga il coro degli angeli", conclude. E se c'è Salvatore il coro sarà sicuramente 'Uccello vola!". Proprio come quello che cantano fuori dal Duomo.