Cara Presidente, caro Assessore,

Vi rappresento un'esigenza di natura socio-economica ed ambientale molto sentita sull'intero territorio regionale in questo periodo di emergenza Covid-19; riguarda l'impossibilità di coltivare, da parte degli Agricoltori non Professionali, piccoli appezzamenti di terreno agricolo, svolgere attività silvo-culturali, non che tutelarsi dalla fauna selvatica (cinghiali). In Calabria ci sono oltre 137mila Agricoltori (dato ISTAT) di cui, 30.000 imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio, 9000 mila agricoltori iscritti all'INPS e oltre 84.000 Agricoltori Attivi percettori di premi PAC. Sottopongo alla Vostra attenzione, la necessità di emanare una Ordinanza, così come già fatto dalle Regioni Friuli, Sardegna, Toscana e Liguria ed in via di autorizzazione dalla Regione Puglia e dalla Provincia autonoma di Trento, nella quale si dispone che gli Agricoltori non professionali, per non più di una volta al giorno, da un massimo di due componenti per nucleo familiare possano recarsi a svolgere attività agricole e silvo-colturali. Questo naturalmente nel pieno rispetto di quanto previsto dai DPCM e Ordinanze della Regione sulle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio Covid-19. Da tener conto che nella nostra realtà, la coltivazione degli appezzamenti agricoli, serve a sostenere l’economia familiare. Altri fattori non trascurabili, sono la manutenzione del paesaggio, la tutela della stabilità dell'assetto idrogeologico, la prevenzione da incendi e degli attacchi fitopatogeni per la biomassa sul terreno causata dall'interruzione dei lavori. Certo di aver fornito elementi per emettere specifica Ordinanza, che viene sollecitata anche da Associazioni dei Consumatori, ringrazio e porgo cordiali saluti.