Dove si guadagna di più e dove di meno in Italia? Tutti sappiamo che le maggiori differenze sono tra Nord e Sud del Paese, con il Nord che guida la classifica delle zone con gli stipendi più alti. Se il Meridione è la “Cenerentola” d’Italia, non mancano tuttavia le sorprese e alcune risalite eccezionali, proprio al Sud. Cosa bisogna sapere. In questi giorni, l’Osservatrio JobPricing ha pubblicato il suo report sulle remunerazioni annue lorde in Italia, evidenziando e analizzando le differenze tra le regioni. In vetta alla classifica delle regioni con gli stipendi più alti sono, senza sorprese, la Lombardia e il Trentino-Alto Adige con una differenza minima e una retribuzione annua lorda rispettivamente di 31.472 euro e 31.136 euro. Al terzo posto si piazza la regione Lazio, con 30.353 euro annui lordi in media, che, guadagnando due posizioni rispetto allo scorso anno, scalza l’Emilia Romagna, quarta con 30.305 euro.

Nella top 10 figurano: Liguria, con 29.809 euro di retribuzione annua lorda e un posto guadagnato rispetto allo scorso anno, Piemonte, 29.530 euro e due posti in meno, Veneto, settimo con 29.473 euro, Valle d’Aosta, con 28.999 euro, Friuli Venezia Giulia, con 28.661 euro, e Toscana, 28.485 euro. In fondo alla classifica si trovano le regioni meridionali di Calabria, con 25.083 euro lordi all’anno di retribuzione media, e Basilicata, che con 24.495 euro è l’unica regione italiana che si piazza sotto i 25.000 euro lordi annui medi. Le due regioni si scambiano di posto rispetto all’anno precedente.

Le differenze territoriali negli stipendi degli italiani sono dunque lampanti. Il divario tra Nord e Sud Italia rimane molto ampio e non sembra destinato a ridursi in breve tempo. La differenza tra la regione dove si guadagna di più, la Lombardia, e quella dove si guadagna di meno, la Basilicata, è di quasi 7.000 euro. Il Meridione resta anche la zona d’Italia con il più alto livello di disoccupazione e un elevato utilizzo del lavoro nero.

Interessanti anche i dati sulle province. Nella provincia di Milano la retribuzione annua lorda media è di 33.948 euro, il livello più alto in Italia, quella con le retribuzioni più basse, invece, è la provincia di Nuoro, con 23.581 euro lordi annui. Tra le due c’è un gap di oltre 10.000 euro. Queste differenze così marcate dipendono da diversi fattori. In primo luogo, sono dovute al tipo di aziende e settori economici, con quelli più remunerativi situati al Nord Italia. In secondo luogo, al Sud è molto diffusa la piaga del lavoro nero e irregolare, inoltre i lavoratori percepiscono stipendi fino al 10% al di sotto dei minimi contrattuali. Ancora riguardo alle province, al secondo posto per livelli retributivi si piazza Bolzano con 32.088 euro lordi annui, che supera la provincia di Monza-Brianza che con 31.688 euro scende al terzo posto. A sorpresa, Salerno sale di 15 posizioni in classifica con 27.519 euro lordi annui, ma rimane sempre sotto la media nazionale, in 55^ posizione. Complessivamente, tutte le retribuzioni delle province meridionali si trovano al di sotto della media nazionale che si attesa a 29.278 euro lordi annui.

 

 

FONTE QUIFINANZA