La Regione assegna un nuovo alloggio alla famiglia
Quattordicenne vittima di violenze in Calabria

Una nuova casa per Clelia: la rinascita lontano da Seminara

Clelia (nome di fantasia), vittima di violenze all’età di 14 anni a Seminara, potrà finalmente ricominciare una nuova vita lontano dal luogo del trauma. Dopo aver incontrato la ragazza e la sua famiglia, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha deciso di assegnarle un alloggio Aterp (ente per l’edilizia residenziale pubblica) in provincia di Reggio Calabria. La decisione, presa per garantire la sicurezza e il benessere di Clelia, è stata considerata urgente e straordinaria dopo un incontro in Prefettura. L’obiettivo è proteggere la ragazza e i suoi familiari da ulteriori problematiche sociali e ambientali, assicurando loro un ambiente sicuro e dignitoso.

L'isolamento e il riscatto della famiglia

Dopo aver denunciato i suoi aggressori, tutti condannati con pene dai 5 ai 13 anni, Clelia e la sua famiglia sono rimasti isolati dalla comunità di Seminara. La madre, Gabriella Castelletti, ha raccontato come il paese abbia voltato loro le spalle dopo gli arresti, mentre le minacce e i danneggiamenti subiti hanno reso la situazione insostenibile. Inizialmente, la Prefettura aveva contattato l’associazione Libera per cercare una soluzione abitativa al Nord, ma l’idea non garantiva il trasferimento dell’intera famiglia. Solo l’intervento della Regione Calabria ha permesso di trovare un’abitazione adatta in tempi rapidi. «La famiglia di Gabriella non è sola - ha dichiarato Occhiuto - ci sono tante persone che credono nella giustizia e in una Calabria diversa». Per Clelia, il trasferimento rappresenta una rinascita: dopo anni di paura e vita blindata, la notizia della nuova casa ha suscitato un pianto liberatorio. «Finalmente ho il sorriso - ha detto la madre - dopo anni di battaglie, poter vivere altrove ci dona nuova serenità».