Appuntamento con il teatro pedagogico il 12 novembre – spettacolo “Il bullo della giungla” – Auditorium comunale “Frammartino” Caulonia.

Prosegue la programmazione delle attività che la Società Cooperativa Sankara realizza nell’ambito del progetto “Mediterraneamente”. Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia nell’ambito dell’avviso “Per il finanziamento di progetti di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza” (EduCare).

Nell’ambito delle attività dedicate alla cultura cominciano gli appuntamenti con il teatro pedagogico che si terranno presso l’Auditorium Comunale di Caulonia. La programmazione verte su tematiche attinenti agli obiettivi del progetto e mira a sensibilizzare e stimolare l’interesse e la presa di coscienza da parte dei ragazzi sul tema della socialità.

Il primo appuntamento al quale siete invitati a partecipare, come sempre a ingresso gratuito, sarà con lo spettacolo “Il bullo della giungla” realizzato dalla compagnia Teatro In Fabula che dal 2010 realizza spettacoli originali e innovativi per un pubblico di tutte le età. Questo spettacolo affronta il tema del bullismo con un linguaggio adatto ai ragazzi, sfruttando il gioco del teatro, con i suoi simboli lampanti e i suoi colori.

Obiettivo della compagnia è stimolare una riflessione, un dibattito e far sorgere qualche sana domanda nel pubblico: nei bulletti, in chi gli fa da spalle e in chi ne è vittima.

Si ricorda che secondo le nuove disposizioni in vigore, sarà necessario esibire il GREEN PASS (dai 12 anni in su) per partecipare agli eventi programmati.

Per i ragazzi, tra i 6 e i 17 anni, che ancora non si fossero iscritti sarà possibile compilare la richiesta ed essere inseriti nelle prossime programmazioni fino alla fine del progetto, il 31.12.2021.

Trama


Nella giungla, è arrivato il momento che tutti gli animali temevano: la terribile tigre Shere Khan ha trovato Mowgli e vuole ucciderlo.
Il ragazzino riesce a fuggire dal suo nemico, ma non può restare nella giungla: deve andare al villaggio degli uomini! Ma come andranno le cose con gli esseri umani? Benissimo!

Mowgli va a scuola, si diverte, conosce un nuovo mondo, fatto di nuovi amici che somigliano proprio alla saggia Bagheera, al simpatico Baloo, insomma a tutti i suoi vecchi compagni della giungla… Purtroppo, proprio a tutti!

Nel villaggio, infatti, un terribile ragazzino è il terrore di grandi e piccini. Lui si fa chiamare Shere Khan, il bullo della giungla… C’è qualcosa che non va: Shere Khan è una tigre e obbedisce al suo istinto naturale. Perché c’è sempre qualcuno che si relaziona agli altri con la prepotenza? Tutto il mondo è una giungla?

Grazie all’esperienza dei laboratori e degli spettacoli nelle scuole, abbiamo compreso che il bullismo è duro a morire. In quasi tutti i gruppi c’è qualche bambino o ragazzino che decide di ricoprire il ruolo del capetto. Automaticamente un gruppetto non riesce ad evitare di farsi vittima delle sue angherie, mentre un altro gruppetto ancora non resiste alla tentazione di accerchiare il bullo mettendosi in adorazione, e spalleggiandolo nelle sue soverchierie.

Come nascono queste propensioni, e perché non viene naturale a tutti volere semplicemente bene ai coetanei, aiutarsi, avere rapporti di parità? È utile bollare semplicemente il bullo e i suoi aiutanti come “cattivi”, come spesso gli adulti frettolosamente fanno?

Noi crediamo di no e, anche se con uno spettacolo di teatro non si fanno rivoluzioni, ci siamo posti l’obiettivo di stimolare qualche sana domanda nel nostro pubblico: nei bulletti, in chi gli fa da spalla, in chi ne è vittima.

Il tutto, naturalmente, con un linguaggio adatto ai ragazzi, sfruttando il gioco del teatro, con i suoi simboli lampanti e i suoi colori.