Chiesta dalla procura di Tivoli la convalida del fermo di Fabio Gaudenzi, arrestato ieri nella sua abitazione di Formello, perché trovato in possesso di armi da guerra. Nella abitazione di Gaudenzi, ultras di estrema destra coinvolto in Mafia Capitale, vicino a Massimo Carminati, sono state trovate un revolver e una mitraglietta. Ad allertare le forze dell'ordine è stato un vicino di casa dell'uomo che ha sentito alcuni colpi di arma da fuoco provenire dall'appartamento di Gaudenzi. Prima di finire in manette l'uomo ha postato due video su internet in cui afferma, tra le altre cose, di conoscere il mandante dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli, l'ex ultras della Lazio freddato con un colpo di pistola alla nuca il 7 agosto scorso.
La Squadra mobile, intervenuta ieri per l'arresto, invierà a breve una informativa -relativa ai video pubblicati su Youtube- alla Procura di Roma che indaga sull'omicidio di Piscitelli. I magistrati della Dda, coordinati dal procuratore facente funzione Michele Prestipino, che indagano sull'omicidio Piscitelli ascolteranno nei prossimi giorni Gaudenzi.

Nella parte conclusiva del video afferma: "Vorrei essere processato e condannato per banda armata – prosegue Gaudenzi, anche lui condannato, a 2 anni e 8 mesi, nel maxi processo Mafia capitale ma con rito abbreviato e senza l'aggravante mafiosa - come dovrebbero esserlo Carminati e Brugia (entrambi in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, ndr). Non siamo mafiosi ma fascisti, lo siamo sempre stati e lo saremo sempre. La mafia e la droga ci fanno schifo. Mi sto consegnando al questore e parlerà solo col magistrato Gratteri del mandante dell'assassino di Piscitelli perché questa è la mafia vera".