Una decisione durissima presa da papa Francesco, quella di espellere dalla diocesi di Cassano allo Jonio un sacerdote cosentino.

Si tratterebbe di don Francesco Candia, segretario dell’ex arcivescovo Vincenzo Bartolone.

La disposizione impellente, resa pubblica tramite un comunicato, è stata adottata dal Santo Padre senza nessuna possibilità di ricorso.

“In data 5 maggio scorso, la Congregazione per il Clero ha comunicato a S.E.R. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio, la decisione, presa da Papa Francesco il 2 maggio 2022, di dimettere il presbitero Francesco Candia dallo stato clericale, con relativa dispensa dagli obblighi sacerdotali, compreso il sacro celibato. Tale decisione è inappellabile e non è soggetta ad alcun tipo di ricorso” si legge nel testo. Non viene inserito esplicitamente il motivo dell’espulsione, ma viene menzionato che “il procedimento ha riguardato imputazioni penali previste dal Codice di Diritto Canonico, non inerenti persone minori, e concernenti aspetti fondamentali della vita sacerdotale”

Esso costituirebbe l’esito di un’accurata investigazione che ha avuto il suo proseguo nella fase diocesana per poi essere portato avanti su indicazione della Congregazione per il Clero.