Nella Galleria d'Arte "Le Muse" di Myriam Peluso a Cosenza è stato mostrato al pubblico l'ultimo libro di Trimboli dal titolo "Declino di un'utopia. Alle radici di un viaggio nella storia (Mosca - Leningrado Ottobre 1989). Un viaggio intrapreso da Santi, per conto della Rai, in un'epoca che sembra oramai lontana dalla contemporaneità, in una società altrettanto "lontana" dai modelli odierni. Da appunti di viaggio incisi su carta, l'idea di trarne un libro edito da Falco nasce proprio dal periodo di lockdown, dove la clausura forzata può, evidentemente, generare diversi spunti. "Perestrojka da o Perestrojika niet?" Un interrogativo che Trimboli pone spesso, e che il lettore avrà modo di scoprire. Assieme all'autore hanno dialogato, inoltre, la dottoressa Maria Lucente e Massimo Veltri, ingegnere e professore ordinario.

 


Viaggio in una Unione Sovietica che già mostrava avvisaglie di cambiamento


Una volta messo piede su suolo sovietico, Santi e il suo gruppo si sono trovati davanti uno scenario completamente nuovo rispetto al modello di società che, anche se per un breve periodo, si erano lasciati alle spalle. Itinerario tracciato e organizzato nel dettaglio, ma le sorprese non si sono fatte attendere. Nella storia si potrà scoprire infatti come il viaggio sia costellato di novità ed imprevisti, che però porteranno Santi e la Rai a registrare sempre più notizie ed informazioni sul modo di vivere sovietico. La fiducia nel modello statalista, gli usi, costumi e tradizioni di un popolo che avrebbe assistito ad un cambiamento radicale, come il crollo del muro di Berlino. E come l'autore ribadisce, anche se non sapevano con esattezza quello che sarebbe successo, le avvisaglie erano già ben percepibili.