PRESIDIO IN PIAZZA MONTECITORIO DALLE ORE 9,30


Anche i medici calabresi aderiscono allo sciopero nazionale della CIMOP (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata) previsto per venerdì 24 gennaio 2020 contro la retromarcia di Aris e Aiop sul rinnovo contrattuale. Al contempo in Piazza Montecitorio, a Roma, si svolgerà una manifestazione dalle ore 9,30 e alle ore 13 si svolgerà una conferenza stampa c/o l'Hotel Nazionale sempre in Piazza Montecitorio.

“Il kafkiano andamento delle trattative, che vede i non medici equiparati economicamente al pubblico, abbinato alla scorrettezza della controparte nel non chiedere alle regioni e al ministero un sostegno anche per i medici, ha prodotto la fisiologica conseguenza dello sciopero”, osserva la dott.ssa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della Cimop.

E sottolinea: “Degradante il balletto delle risorse, che condanna i medici della sanità privata a consolidare il gap economico con i colleghi del pubblico: una direzione di marcia assolutamente discriminatoria tra le varie parti sociali. Aiop e Aris hanno deciso di stoppare le trattative, nonostante i numerosi tentativi di mediazione effettuati da Cimop che non hanno ottenuti dalle parti datoriali alcun segnale di riapertura. Nonostante i tentativi di mediazione anche dalle regioni e dal ministero, Aiop e Aris hanno deciso di non convocare Cimop e quindi siamo stati costretti a confermare questa modalità di protesta”.

“Solo dalle Regioni e dal Ministero abbiamo appreso che Aiop e Aris hanno chiesto alle Regioni un supporto per il rinnovo del contratto dei non medici, senza avanzare richieste per la parte dei medici, facendo presupporre che non ci fossero problemi di copertura.

Ma durante le trattative Aiop e Aris avevano dichiarato a Cimop che non c’erano le risorse per colmare il gap pubblico/privato pari al 50%, mentre in una prima fase si erano dati disponibili a incrementare le retribuzioni per il 25 % (ma una percentuale doveva essere guadagnata dal medico con l’incremento della LP o delle ore aggiuntive al monte ore). Per cui Cimop ha rifiutato e interrotto le trattative, ritenendo degradante questo balletto di risorse”.

CHI SIAMO


La Confederazione Nazionale Medici Ospedalità Privata nasce nel 1976 come sindacato unitario dei medici chirurghi e dei laureati in odontoiatria operanti nell’Ospedalità Privata, che ricomprende le Case di Cura propriamente dette o come tali configurabili, gli Istituti di ricerca a Carattere Scientifico, gli Istituti di riabilitazione, i Presidi Territorializzati, gli Ospedali Privati, le Residenze Sanitarie Assistite, e ogni istituto di ricovero diagnosi e cura anche a tipo Hospital Day purché di proprietà privata esclusiva o prevalente.

Cimop promuove e sostiene l’unità di tutti i medici dell’Ospedalità Privata per una rappresentanza sindacale unitaria di tutta la categoria. Coordina l’attività delle Sezioni Regionali, delle Sezioni Provinciali, le R.S.M. aziendali, sostenendone le azioni sindacali e rappresentative. Promuove tutte le azioni sindacali e le iniziative atte a valorizzare e difendere la professione e la figura del medico dell’Ospedalità Privata.

L'assemblea nazionale dello scorso giugno ha eletto come Segretario Nazionale, all'unanimità per il secondo mandato, la dott.ssa Carmela De Rango, che svolge la propria attività professionale presso l’azienda Ospedaliera Fondazione Poliambulanza di Brescia in qualità di Risk Manager.

Il nuovo esecutivo nazionale per il triennio 2019/2021 dopo il congresso del 23 giugno che si è svolto a Roma è così composto: Carmela De Rango segretario nazionale; Fausto Campanozzi presidente onorario; Augusto Rivellini presidente nazionale; Vicesegretari per il nord Riccardo Iuliani, per il centro Stefano Neri, per il sud Giuseppe Musolino. Segretario amministrativo: Rossella Fortuna. Collegio dei Probiviri: De Sanctis, Travaglini, Stoecklin. Revisori dei conti: Meloni, Picerni, Russo.

Il nuovo obiettivo della Cimop da qui al 2021 è quello di lavorare, assieme ed uniti, nell’interesse del sindacato e di quel patto tra professioni e pazienti che è alla base dell'impegno quotidiano. Non possiamo che registrare con favore l’incremento della presenza femminile nel nuovo esecutivo. L’auspicio è che ora si affrontino i temi pregnanti come il cambiamento prodotto dalla Legge Gelli e il rinnovo contrattuale. Utile anche il maggiore coinvolgimento di giovani e pensionati, nelle forme più opportune, perché loro rappresentano un pezzo di storia che va valutata e valorizzata. Senza dimenticare che sul dossier dei medici italiani aggrediti con sempre maggior frequenza, occorre una mobilitazione nazionale. Non è più accettabile che chi cura la salute altrui debba vedere messa in pericolo la propria, in spregio dell’art. 32 della Costituzione.

Lo scorso maggio Cimop ha siglato con la Federazione dei medici CIMO-FESMED un patto federativo per unire le proprie forze e dare seguito alla convergenza di visione e progettualità che da tempo le vede dialogare su temi comuni per la tutela della professione e altre iniziative. Si tratta del primo accordo di sinergia tra rappresentanze